Città del Guatemala (Agenzia Fides) - "In 500 anni, la Chiesa in tutte le sue comunità è cresciuta e si è allargata, la buona novella di Gesù è stata accolta da numerosi popoli e ci ha fatto crescere nella dignità, consapevoli di quella vita divina che Egli ci trasmette e che non finisce con la morte", così scrivono i vescovi del Guatemala nel loro messaggio diffuso in occasione della celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale per i 500 anni dell'evangelizzazione del Paese.
Celebrato a Quetzaltenango, 206 km a nord-ovest di Città del Guatemala, dove fa sorse il primo centro di evangelizzazione, l’incontro ha avuto come tema il passo dell’evangelista Giovanni “Io sono il pane della vita” (Gv 6,48).
“La presenza eucaristica di Gesù Cristo e il suo Vangelo hanno illuminato la nostra vita, insieme allo sviluppo della storia della Chiesa nel Guatemala che ha conosciuto momenti di crescita e di splendore, così come momenti di vessazioni e di persecuzione - sottolineano i vescovi. L’occasione ci dà l'opportunità di essere grati per l'arrivo dell'annuncio di Cristo morto e risorto, inizio dell'evangelizzazione nel nostro territorio, che ha dato senso alla vita di migliaia di credenti”.
“I martiri, versando il loro sangue hanno dato la misura del valore della fede che ci salva”, hanno inoltre affermato i presuli ricordando la figura di san Pedro de San José Betancur, il primo santo del Guatemala e dell'America Centrale, canonizzato dall’allora Papa Giovanni Paolo II il 30 luglio 2002.
Spiegando inoltre che l'evangelizzazione ebbe inizio di pari passo con la conquista spagnola, che causò anch'essa un alto costo in morti e sofferenze, i vescovi del paese hanno precisato che questa celebrazione vuole essere anche “un'occasione per avanzare nel risanamento delle ferite e dei disaccordi che si sono verificati e si verificano ancora oggi. Dai primi evangelizzatori fino ad oggi, dobbiamo riconoscere onestamente che la Chiesa è allo stesso tempo santa e peccatrice, e che Cristo continua a soffrire nel dolore del nostro popolo.”
“C'è ancora molta strada da fare per raggiungere la pace, la giustizia e la riconciliazione a cui ci invita il vangelo di Gesù. Ma sappiamo che il Signore è presente nella sua Chiesa e ci aiuta. Come pastori, ringraziamo Dio per la fede del nostro popolo e per la dedizione dei sacerdoti nella celebrazione eucaristica e nella vita della Chiesa da secoli. Ci impegniamo a continuare a lavorare affinché la vita che il Signore ci dona cresca e fiorisca tra noi”, conclude il messaggio, firmato dal presidente della Conferenza Episcopale del Guatemala (CEG) e vescovo di Verapaz, Rodolfo Valenzuela Núñez, e dal vescovo di Jutiapa, Antonio Calderón Cruz, segretario generale della CEG.
(AP) (Agenzia Fides 16/7/2024)