ASIA/SIRIA - L'Arcivescovo siro cattolico Joseph Chami: i cristiani non parteciperanno alle controverse elezioni municipali nel nord-est siriano

martedì, 4 giugno 2024

Qamishli (Agenzia Fides) - Qui la situazione è molto complicata. I cristiani non sono contenti. La maggior parte di loro non riconosce la legittimità e il valore delle elezioni municipali convocate per il prossimo 11 giugno e non andrà a votare”. Joseph Abdel Jalil Chami, Arcivescovo siro cattolico di Hassakè-Nisibi, esprime perplessità sulla tornata elettorale messa in agenda nell’area siriana nord-orientale da quella che ora si autodefinisce Amministrazione democratica autonoma della Regione del Nord.Est della Siria (In inglese Democratic Autonomous Administration of the Region of North and East Syria, DAARNES). Si tratta di una entità autonoma “de facto”, non riconosciuta da parte del governo siriano, dominata da forze curde e provvista di un certo sostegno militare da parte degli USA.
Per dare forma e sostanza politica alla loro autonomia “de facto”, le forze che controllano la DAARNES hanno indetto per martedì 11 giugno elezioni municipali in 121 comuni distribuiti nei 7 cantoni della “Regione autonoma”. Sulla carta, i potenziali elettori chiamati alle urne sono circa 6 milioni. L’Amministrazione della Regione autonoma ha adottato di recente un “nuovo Contratto Sociale” per connotare il proprio disegno politico con i richiami alla convivenza e alla unità dei popolo della regione. Dalle forze che controllano la DAARNES, le elezioni municipali vendono presentate come un passo significativo verso lo sviluppo del sistema democratico e il rafforzamento delle amministrazioni autonome locali e regionali.
Alle elezioni - riportano le fonti vicine alla DAARNES – dovrebbero prendere parte più di 5mila candidati e per 43 sigle politiche, alcune delle quali riportano nomi di matrice cristiana (come, ad esempio, il Partito democratico assiro. L’Arcivescovo Joseph Chami, parlando della condizione dei cristiani nella regione, descrive scenari pieni di elementi controversi: “la situazione” riferisce l’Arcivescovo siro cattolico all’Agenzia Fides “continua a essere difficile. Tanti uomini e tanti ragazzi vengono arruolati nel servizio militare e inquadrati nelle milizie curde. Continuano le confische e le appropriazioni illegali di beni privati come case e terreni appartenenti a proprietari cristiani. E i servizi necessari alla sopravvivenza come l’acqua e l’elettricità non vengono garantiti”.
Negli ultimi giorni, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e altri esponenti degli apparati turchi hanno preannunciato interventi diretti nella regione se verranno portati avanti piani elettorali che mettono in discussione l’integrità territoriale della Siria. Venerdì 31 maggio, anche l’Ambasciata USA a Damasco ha diffuso un comunicato per rimarcare che attualmente nel nord est della Siria non esistono le condizioni per garantire elezioni “libere, trasparenti, corrette e inclusive”, invitando di fatto le forze che guidano la DAARNES a posticipare lo svolgimento delle elezioni municipali. (GV) (Agenzia Fides 4/6/2024)


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