Immagine ACN Mocimboa da Praia, in Mozambico, giugno 2020
Maputo (Agenzia Fides) – Si intensificano gli attacchi dei jihadisti della Ahl al-Sunnah wa al-Jamma’ah affiliati all’ISIS nel provincia di Pemba nel nord del Mozambico. Nei giorni scorsi la piccola città di pescatori del Mozambico di Quissanga, a circa 65 km a nord della capitale provinciale di Cabo Delgado e della città portuale di Pemba, è stata invasa e occupata dai jihadisti.
Gli abitanti riferiscono che i jihadisti hanno adottato un nuovo modus operandi. Invece che uccidere i civili, questi vengono “tassati” per preservare le proprie vite e i propri beni. Chi è musulmano viene incoraggiato a restare e invitato ad unirsi a loro nella preghiera comunitaria del venerdì.
Il 12 febbraio era stata assalita la cittadina di Mazeze, nel distretto di Chiúre, dove i jihadisti hanno distrutto importanti infrastrutture come l'ospedale, il mercato e la a missione cattolica di Nostra Signora d’Africa. Un fatto ricordato da Papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 18 febbraio. “La violenza contro popolazioni inermi, la distruzione di infrastrutture e l’insicurezza dilagano nuovamente nella provincia di Cabo Delgado, in Mozambico, dove nei giorni scorsi è stata anche incendiata la missione cattolica di Nostra Signora d’Africa a Mazeze. Preghiamo perché la pace torni in quella regione martoriata” ha detto il Pontefice.
Nonostante le distruzioni arrecate alle infrastrutture, anche a Mazeze sembra che i jihadisti non abbiano provocato vittime anche se diverse persone sono state costrette a fuggire.
La nuova ondata di assalti giunge dopo che a fine 2023 sembrava che le autorità mozambicana con l’aiuto delle truppe ruandesi e di un contingente militare della SADC (Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale) avessero messo sotto controllo l’insurrezione jihadista. Secondo l’esercito mozambicano a metà dicembre la sicurezza era stata ristabilita in circa il 90% della provincia di Cabo Delgado. Ma diversi esperti indipendenti avevano avvertito che ijihadisti, lungi dall’essere definitivamente sconfitti, avevano ridotte le loro azioni, mischiandosi in mezzo ai civili, per tornare a colpire al momento opportuno. Ora questo momento sembra arrivato dopo che è iniziato il ritiro del contingente della SADC, che sarà comunque completato nel luglio 2025, mentre la compagnia francese Total sta ripensando di riprendere il progetto di costruzione di un impianto di liquefazione del gas nel bacino di Rovuma, dopo che era stata costretta ad abbandonare i lavori nel marzo 2021, con la presa della città di Palma da parte dei jihadisti. (L.M.) (Agenzia Fides 19/2/2024)