ASIA/TURCHIA - Il 2024 sarà l'Anno dell'Eucarestia: non "grandi eventi" ma scelte personali di fede e carità

martedì, 21 novembre 2023 chiesa cattolica   eucarestia  

Izmir (Agenzia Fides) - Il 2024 sarà l'Anno dell'Eucarestia per la Chiesa cattolica in Turchia. Lo ha annunciato Mons. Martin Kmetec, Arcivescovo Metropolita di Izmir e Presidente della Conferenza Episcopale della Turchia, spiegandone gli scopi in una lettera pastorale diffusa a tutti i fedeli. Convocando lo speciale "Anno Eucaristico", l'Arcivescovo informa che avrà inizio la prima Domenica di Avvento, il 3 dicembre 2023  e si concluderà il 24 novembre 2024, solennità di Cristo Re, a conclusione dell’anno liturgico. “Attraverso la celebrazione dell’Anno dell’Eucarestia - spiega l'Arcivescovo  - la Chiesa di Turchia desidera conoscere, amare, servire ed annunciare sempre di più il Signore Gesù e riconoscerlo presente, come i discepoli di Emmaus, nel gesto di spezzare il pane. Insieme desideriamo approfondire, attraverso la catechesi ed altri strumenti, la fede della comunità ecclesiale circa questo Sacramento, partecipare in modo sempre più attivo e consapevole alle celebrazioni liturgiche, ricordarci che dopo aver mangiato il Pane del Cielo siamo chiamati a condividere il pane terreno con tutte le persone che si trovano nella povertà e nel bisogno”.
"Cari fratelli e sorelle - recita nel testo - dono immenso dell’amore di Dio è la Santa Eucarestia. Questo grande sacramento, istituito da Gesù nell’Ultima Cena come memoriale della sua Pasqua, è nutrimento spirituale per i fedeli, segno di unità e vincolo di carità, promessa della gloria futura. Essa mostra il continuo compiersi della promessa del Salvatore che ha detto Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Davvero possiamo dire insieme al Papa San Giovanni Paolo II: la Chiesa vive dell’Eucarestia.".
L'Arcivescovo prende atto che,  durante il cammino sinodale, vissuto in unità con la tutta la Chiesa universale, si è visto come nelle comunità cristiane che vivono in Turchia “la Santa Messa è ancora molto importante. La Parola di Dio e la partecipazione alla Messa domenicale restano un'esigenza dei singoli”. Nello stesso tempo  - osserva - "è emersa l’urgenza di arrestare il declino dello “spirito di unità” che si verifica in molte realtà della nostra Chiesa". per questo confermando l'intenzione espressa o in occasione del Convegno sinodale che ha avuto luogo ad Izmir nell’ottobre del 2022, i Vescovi della Turchia  hanno approvato la proposta di "dedicare un tempo speciale perché in tutte le nostre comunità si possa sempre più mettere al centro l’Eucarestia e, a partire da essa, costruire nuovi legami di comunione e rinnovare la nostra vita cristiana e la nostra azione pastorale".
"La scelta di vivere questo particolare tempo di grazia proprio nell’anno 2024 - riferisce - è legato ad alcuni motivi. Anzitutto intende essere profondamente unito alla celebrazione del 53˚ Congresso Eucaristico Internazionale che avrà luogo a Quito nel settembre del prossimo anno sul tema 'Fraternità per sanare il mondo. Voi siete tutti fratelli' (Mt.23,8). Intendiamo in questo modo partecipare, secondo le nostre possibilità concrete, a questo momento significativo nella vita della Chiesa universale. Inoltre, l’anno che sta per aprirsi segnerà la conclusione del cammino sinodale iniziato provvidenzialmente da lungo tempo e ci condurrà fino all’apertura dell’Anno Santo 2025 che, secondo il volere di Papa Francesco, avrà come tema 'Peregrinantes in Spe', pellegrini di speranza. Concentrare la nostra attenzione sull’Eucarestia che è sacramento di unità, pane di speranza e profezia di un mondo nuovo, ci aiuterà a vivere con frutto questi momenti tanto importanti", si legge nel testo della lettera.
In questo tempo speciale, la Chiesa in Turchia vuole, inoltre, rispondere concretamente all’invito rivolto da Papa Francesco  a tutti i cristiani: amare Dio adorandolo. "Infatti l’Adorazione - afferma - è la prima risposta che possiamo offrire all’amore gratuito, all’amore sorprendente di Dio. Adorare significa riconoscere nella fede che solo Dio è il Signore e che dalla tenerezza del suo amore dipendono le nostre vite, il cammino della Chiesa, le sorti della storia. Lui è il senso del vivere”.
Nelle prossime settimane saranno comunicate ai fedeli le varie iniziative proposte per vivere a livello nazionale e locale l’Anno Eucaristico. E' importante sottolineare che non si tratterà tanto di vivere "grandi eventi" o "grandi raduni", ma di fare proprio uno spirito di conversione che tocca la vita di ciascuno, attraverso scelte personali di fede e carità: "È necessario che ogni comunità particolare, diocesana, parrocchiale, religiosa o di qualsiasi altro genere, sotto la guida dei propri pastori o superiori si interroghi, sulla base delle proprie possibilità e necessità specifiche, circa il modo migliore per vivere al suo tempo l’Anno dell’Eucarestia. Nello stesso tempo ogni singolo fedele, vescovo, presbitero, diacono, religioso, consacrato, laico, è invitato a domandarsi: Come desidero vivere io al meglio questo tempo? Quali scelte concrete posso e voglio fare affinché l’Anno dell’Eucarestia che mi è donato di vivere lasci davvero un segno di novità e di gioia alla mia vita?".
Nell'invitare i fedeli a prepararsi "ad entrare insieme con gioia nell’Anno dell’Eucarestia", l'Arcivescovo riprende le parole del Vescovo Luigi Padovese, il  Vicario apostolico dell’Anatolia ucciso il 3 giugno del 2010: “Signore, aiutaci a credere che il tuo amore per noi non ha limiti. Facci comprendere che nell’Eucarestia tu hai voluto essere sempre con noi. Apri i nostri occhi, affinché capiamo che il senso della nostra esistenza si realizza nel diventare anche noi pane che dà vita e sostiene. Aiutaci a diventare Eucarestia per i nostri fratelli, ossia cristiani che danno quanto ricevono: amore, conforto e speranza”.
(PA) (Agenzia Fides 21/11/2023)


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