AFRICA/ZAMBIA - Disordini dopo una partita di calcio: assaltata una moschea. Messaggio di condanna delle violenze e di solidarietà con la comunità islamica da parte dei leader cristiani

mercoledì, 7 settembre 2005

Lusaka (Agenzia Fides)- “Questa assurda distruzione di proprietà e l’attacco a una moschea ci ha scioccato profondamente. È qualcosa di estraneo a noi zambiani”. Così la Conferenza Episcopale dello Zambia e il Concilio delle Chiese nello Zambia condannano in un comunicato congiunto gli scontri avvenuti sabato 3 settembre a Kitwe nel corso dei quali sono state distrutte alcune proprietà e attaccata una moschea.
Gli scontri sono scoppiati dopo che la nazionale di calcio locale era stata battuta da quella senegalese in una partita per la qualificazione della Coppa del Mondo. Gli scontri sono continuati domenica 4 settembre quando diversi senegalesi che vivono a Kitwe sono stati malmenati e negozi e automobili sono state bruciate. Kitwe è una città mineraria che si trova a 400 km a nord dalla capitale Lusuka, ed ha una vasta comunità senegalese.
“Come zambiani, abbiamo sempre indossato con orgoglio il simbolo della “nazione che vive in pace” continua il messaggio. “Non possiamo permettere ad alcuni elementi criminali presenti tra noi di macchiare questa immagine”.
“Presentiamo la nostra solidarietà e la nostra profonda simpatia ai nostri fratelli e sorelle musulmani. Vogliamo assicurare loro che come cristiani, dobbiamo sempre difendere i diritti costituzionali degli zambiani e dei residenti locali di praticare la loro religione nella nostra nazione. Sosteniamo la necessità della coesistenza con persone di fedi diverse per il bene della pace nel paese. Dobbiamo mantenere la sacralità dei luoghi di culto ad ogni costo” concludono i Vescovi cattolici e protestanti che criticano comunque l’inefficienza delle forze di polizia. (L.M.) (Agenzia Fides 7/9/2005 righe 30 parole 284)


Condividi: