Nairobi (Agenzia Fides) – “Troviamo estremamente amaro il fatto che quando i nostri luoghi di culto sono chiusi al pubblico, ogni volta che viene imposto il lockdown, le persone possono recarsi ai mercati e in altri luoghi pubblici senza alcuna restrizione” affermano i Vescovi del Kenya, in una dichiarazione pervenuta all’Agenzia Fides, nella quale denunciano come “alcuni di coloro che sono incaricati di far rispettare la legge, manchino di rispetto ai fedeli e ai luoghi di culto”. “Se c'è una questione da affrontare, lo si faccia in modo umano, nel massimo rispetto e cura della vita e della dignità di ogni persona. I luoghi di culto sono santi e sacri. Abbracciamo la via del dialogo nell'affrontare i problemi invece di usare la forza bruta e l'intimidazione”
Nell’autunno scorso almeno 15 persone furono uccise dalla polizia negli scontri per far rispettare il lockdown imposto per contenere il Covid-19.
La Conferenza Episcopale ricorda: "come Chiesa, abbiamo dichiarato e dimostrato la nostra volontà di collaborare nell'attuazione delle regole e dei protocolli Covid-19. Abbiamo continuato ad osservare le linee guida del Consiglio Interreligioso per mettere in sicurezza i nostri luoghi di culto”.
Oltre a invitare i keniani al rispetto dei protocolli contro il Covid-19, i Vescovi chiedono alla popolazione di vaccinarsi. “Riconosciamo la vaccinazione - affermano - come una delle misure messe in atto per contenere la diffusione del virus”. “Esortiamo il governo a garantire la sicurezza dei vaccini somministrati ai keniani. Il processo di approvvigionamento dei vaccini dovrebbe essere il più trasparente e responsabile possibile, poiché questo Paese non può permettersi un nuovo ciclo di appropriazione indebita di risorse destinate al contenimento del Covid-19. Denunciamo costantemente la corruzione come la vera pandemia che affligge il nostro Paese”.
Infine la Conferenza Episcopale chiede che si risolva con urgenza il blocco della distribuzione dei farmaci antiretrovirali (ARV) alle persone colpite dal virus Hiv/Aids. Questi medicinali, donati dall’Agenzia di Sviluppo degli Stati Uniti, sono fermi nei depositi doganali, a causa della pretesa delle autorità fiscali di ottenere il pagamento delle tasse d’importazione.
“Siamo anche molto preoccupati per la situazione di stallo tra l’Agenzia di Sviluppo degli Stati Uniti e il governo del Kenya per quanto riguarda gli ARV. La posta in gioco sono le vite di molti keniani infetti da Hiv/ Aids che dipendono dagli ARV. Chiediamo una rapida soluzione ai problemi che impediscono agli ARV di non essere distribuiti ai malati” affermano i Vescovi. (L.M.) (Agenzia 31/5/2021)
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