Faisalabad (Agenzia Fides) - Due infermiere cristiane di Faisalabad, città del Punjab pakistano, sono accusate di aver compiuto vilipendio al Corano e sono accusate in base al codice penale pakistano 295 B, uno degli articoli della famigerata "legge di blasfemia", che punisce il vilipendio al Libro sacro dell'islam.
Come appreso dall'Agenzia Fides, il Primo rapporto di indagine (FIR) n. 371/21 c è stato depositato ieri, 9 aprile. Il caso è stato registrato su istanza presentata dal sovrintendente medico Dr. Mirza Mohammad Ali dell'ospedale civile di Faisalabad. Secondo il denunciante l'8 aprile 2021 due infermiere cristiane Mariam Lal e Navish Arooj hanno rimosso e strappato da un armadio un adesivo che conteneva versi del Sacro Corano. Il dottore afferma che Navish Arooj ha rimosso l'adesivo e lo ha consegnato a Maryam, che l'ha nascosto nella sua mano quando ha visto una Caposala, Rukhsana, che veniva verso di loro. Su richiesta della infermiera capo, Maryam, secondo il racconto, non sarebbe stata in grado di darle una risposta adeguata. La caposala ha preso l'adesivo in custodia e ha scattato delle foto. Il giorno dopo, 9 aprile, l'infermiera, di religione musulmana, ha condiviso la questione con l'Amministratore dell'ospedale e con l'ispettore sanitario Faisal Yaqoob. Questi hanno ritenuto entrambe le infermiere cristiane colpevoli di aver disonorato i versetti del Sacro Corano, sporgendo denuncia per blasfemia. Nel parapiglia scatenatosi in Ospedale, alla notizia, uno dei ragazzi del reparto, Muhammad Waqas, ha tentato di uccidere l'infermiera cristiana Maryam con un coltello, ma Maryam si è solo ferita al braccio. Ora entrambe le infermiere sono sotto la custodia della polizia.
Kashif Aslam, coordinatore del programmi nella Commissione nazionale per la Giustizia e la pace, dei Vescovi del Pakistan, parlando a Fides, rileva : “E' un'altra falsa accusa contro le donne cristiane; c'è una questione personale tra i membri dello staff che deve essere scoperta nell'inchiesta. I fedeli cristiani hanno profonda sensibilità su questi temi , e inoltre viene insegnato loro a rispettare le altre religioni. Non credo che le giovani infermiere cristiane abbiano profanato l'adesivo contenente i versi del Sacro Corano ”.
Saleem Iqbal, attivista cristiano per i diritti umani parlando a Fides afferma : “È allarmante vedere aumentare le persone accusate ingiustamente in casi di blasfemia e le conversioni forzate delle ragazze appartengono a minoranze religiose. Questo è il secondo caso che si registra quest'anno: in precedenza l''infermiera cristiana Tabitha Gill è stata accusata in un ospedale di Karachi (vedi Fides 29/01/2021, 30/01/2021 e 02/02/2021 ). Ora questo è successo a Faisalabad ”. Aggiunge: “Facciamo appello ai politici cristiani affinché si affrettino ad agire per proteggere il loro popolo e chiediamo ai fedeli di essere sempre attenti a quanti possono intrappolarli in tali questioni, utilizzando la blasfemia per rancori personali o gelosie personali”.
(AG-PA) (Agenzia Fides 10/4/2021)