Malabo (Agenzia Fides) - Almeno 17 persone sono morte e 420 sono rimaste ferite ieri, domenica 7 marzo, da una serie di 4/5 esplosioni avvenute in una caserma militare a Bata, la città più popolata e capitale economica della Guinea Equatoriale, ha riferito il Ministero della Salute.
Le esplosioni hanno scosso la caserma di pronto intervento dell'Esercito, nel quartiere di Nkoantoma, che dispone di una polveriera, anche se la causa dell'incidente non è stata ufficialmente confermata. Le esplosioni hanno causato un'enorme colonna di fumo e ingenti danni agli edifici dentro e intorno al complesso militare, che si trova vicino a una zona di edilizia popolare, i cui abitanti sono fuggiti, molti dei quali feriti.
"Intorno alle 16 di domenica 7 marzo, la città di Bata è stata vittima di un incidente causato dalla negligenza dell'unità responsabile della custodia degli esplosivi della caserma di Nkuantoma", ha affermato il Presidente Teodoro Obiang Nguema, in una dichiarazione letta da un presentatore della televisione pubblica della Guinea equatoriale.
Secondo la ricostruzione degli avvenimenti del Capo dello Stato una prima esplosione, quella più potente, si è avuta intorno alle 13,30 ora locale presso la caserma Mondong Nkuantoma. La deflagrazione originale ha causato l'esplosione delle munizioni immagazzinate nello stesso luogo e “le onde d'urto hanno causato gravi danni a quasi tutte le case di Bata". Il Presidente ha annunciato che verranno avviate le "indagini necessarie per accertare le responsabilità" dell’incidente.
Obiang ha fornito un bilancio, 15 morti e 500 feriti, leggermente diverso rispetto a quello pubblicato in un primo momento dal Ministero della Salute, 17 morti e 420 feriti Nello specifico, il Ministero ha indicato che ci sono 200 feriti nell'ospedale Nuevo Inseso, 150 più al Bata General Hospital e 70 all'Ospedale La Paz.
Il Ministero ha chiesto alla popolazione donazioni urgenti di sangue per la cura dei feriti. Appelli alla la donazione di sangue sono stati estesi a Malabo, nella parte insulare del Paese.
I vigili del fuoco stanno già lavorando sulle macerie per cercare di soccorrere le persone che sarebbero rimaste intrappolate dopo le esplosioni e la popolazione è stata allontanata entro un raggio di quattro chilometri. (L.M.) (Agenzia Fides 8/3/2021)