AMERICA - Un Sinodo per 9 paesi che coinvolge più di 500 popoli

martedì, 17 ottobre 2017 indigeni   ambiente   evangelizzazione   sinodalità  
Un Sinodo per 9 paesi che coinvolge più di 500 popoli

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Un Sinodo per 9 paesi che coinvolge più di 500 popoli

Lima (Agenzia Fides) – È affascinante e singolare l’iniziativa di Papa Francesco annunciata domenica 15 ottobre prima della preghiera dell'Angelus: "Accogliendo il desiderio di alcune Conferenze Episcopali dell’America Latina, nonché la voce di diversi Pastori e fedeli di altre parti del mondo, ho deciso di convocare un’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica, che avrà luogo a Roma nel mese di ottobre 2019. Scopo principale di questa convocazione è individuare nuove strade per l’evangelizzazione di quella porzione del Popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta Amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta".
Il Papa lo aveva già suggerito nel recente incontro con i Vescovi del Perù, in Vaticano per la visita ad limina: un Sinodo dedicato a riflettere sui popoli e le nazioni che vivono nella foresta pluviale dell'Amazzonia, i popoli di nove paesi: Brasile (67 per cento), Perù (13 per cento), Bolivia (11 per cento), Colombia (6 per cento), Ecuador (2 per cento), Venezuela (1 per cento), Suriname, Guyana e Guyana francese (insieme fanno il 0.15%).
"Si tratta di pensare che questo Sinodo deve essere un'esperienza territoriale incarnata - ha dichiarato a Fides Mauricio López, Segretario Esecutivo della REPAM, Rete Ecclesiale Panamazzonica -. E' vero che è un Sinodo che rappresenta lo sforzo dei Vescovi e della Chiesa, per rispondere ad una realtà che emerge e che ha una particolare importanza per il pianeta, ma perché non sia solo per la Panamazonia, vogliamo che sia un Sinodo con carattere profondamente territoriale, vale a dire, che siano presenti le voci di chi ci vive. Da un lato i Vescovi ovviamente, ma soprattutto la vita religiosa incarnata che viene donata ogni giorno in quel territorio da sacerdoti, missionari e laici, maschi e femmine".
Il Cardinale Claudio Hummes, come Presidente della REPAM, ha sottolineato che “i popoli, specialmente i popoli indigeni, e le comunità amazzoniche sono protagonisti della propria storia. In questo caso, dovrebbero essere anche soggetti della propria voce all'interno del Sinodo. Per far sì che possiamo avere uno sguardo sull’orizzonte del loro futuro, in termini politici, economici, culturali, sociali e religiosi”. Il Cardinale si è detto molto contento per la decisione di convocare il Sinodo perché, secondo le sue parole, “non solo è di una importanza universale, ma perché avrà delle ripercussioni universali”. "Sarà celebrato a Roma, affinché il Papa possa essere con noi ogni giorno in questo Sinodo, e possa quindi avere una ripercussione mondiale sull'importanza della missione nella Chiesa, dei missionari di tanti secoli fa, ma soprattutto dei missionari di oggi e di tutta la gente dell'Amazzonia. Per noi della Chiesa in Brasile e degli altri paesi PanAmazonici".
Nella regione amazzonica dell'America del Sud, ci sono 2.779.478 aborigeni appartenenti a 390 popoli indigeni e 137 popoli "non ancora coinvolti" completamente. Sono persone che parlano 240 lingue diverse che appartengono a 49 settori linguistici più importanti dal punto di vista storico e culturale.
(CE) (Agenzia Fides, 17/10/2017)


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