Banjul (Agenzia Fides) -“Non voglio spargimenti di sangue” ha dichiarato in televisione ieri, 20 gennaio, il Presidente uscente del Gambia, Yahya Jammeh, promettendo che avrebbe lasciato oggi il potere, dopo che il Presidente eletto con il voto del 1° dicembre, Adama Barrow (vedi Fides 5/12/2016), ha prestato giuramento in Senegal. Subito dopo il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha dato via libera alle truppe della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO/ECOWAS) di entrate in Gambia per procedere, se necessario, alla deposizione di Jammeh con la forza.
Ieri, i Presidenti della Guinea, Alpha Conde, e della Mauritania, Mohamed Ould Abdel Aziz, si sono recati a Banjul per convincere Jammeh a cedere il potere pacificamente.
Jammeh sembra quindi aver ottenuto delle garanzie sul suo futuro in cambio della transizione pacifica dei poteri. Inizialmente l’ex Presidente aveva concesso la vittoria a Barrow, promettendo di cedere il potere il 20 gennaio. Poi dopo che attivisti dei diritti umani avevano chiesto la sua incriminazione per i delitti a lui attribuiti durante i suoi 22 anni di potere, Jammeh aveva affermato che il voto era stato viziato da irregolarità. Il 18 gennaio, il Parlamento del Gambia aveva votato il prolungamento di altri tre mesi del mandato di Jammeh mentre questi proclamava lo stato d’emergenza per lo stesso periodo di tempo.
Ora la svolta. Nell’attesa che Jammeh rispetti la sua promessa, la situazione nella capitale rimane calma. (L.M.) (Agenzia Fides 21/1/2017)