ASIA/INDIA - Attivista cattolico minacciato di morte dai radicali indù

martedì, 15 settembre 2015

New Delhi (Agenzia Fides) – Il noto intellettuale cattolico e attivista per i diritti umani John Dayal è sotto tiro dei gruppi radicali indù e ha ricevuto minacce di morte. E’ quanto l’Agenzia Fides apprende da fonti nella comunità cattolica indiana. Dayal ha denunciato le minacce ricevute alla polizia di New Delhi. Secondo informazioni confermate a Fides da p. Savari Muthu, sacerdote di New Delhi e portavoce dell’Arcidiocesi, i radicali indù hanno iniziato a colpire in massa Dayal il 12 settembre con intimidazioni telefoniche e sui social network, distinguendosi per commenti dispregiativi e offensivi verso Dayal e verso la fede cristiana.
Dayal è membro del Consiglio per l'integrazione nazionale (NIC) dell'India, ed è Segretario generale dell'All India Christian Council. “Ricevo regolarmente minacce alla mia vita e alla libertà e vivo in costante paura. In precedenza ho già sporto denunce alle autorità, ma nessun provvedimento è stato adottato fino ad oggi” dichiara Dayal nella denuncia presentata.
Come notano gli osservatori, si tratta di una campagna che colpisce l’intera comunità cristiana. “Sembra un tentativo deliberato e concertato per pregiudicare l'armonia religiosa e ferire i sentimenti della comunità cristiana” notano gli attivisti. La campagna ha avuto il suo culmine nella giornata del 12 settembre, e non è mai cessata. Alcuni militanti hanno pubblicato il numero telefonico privato di Dayal che ha iniziato a ricevere decine di telefonate minatorie.
Solidarietà è stata espressa da importanti attivisti indiani per i diritti umani, anche non cristiani. Ram Puniyani, membro dell’Indian Secular Forum, ha dichiarato a Fides: “Le minacce di morte a John Dayal sono uno dei più inquietanti eventi degli ultimi tempi. John Dayal è membro del Consiglio nazionale per l'integrazione. E' seriamente impegnato per i valori di pluralismo, laicità, armonia e per la difesa delle fasce sociali più deboli, per i diritti delle minoranze, di dalit e tribali”.
Le minacce sono segno della crescente intolleranza e destano preoccupazione poiché in passato ha causato gli omicidi di alcuni filosofi, attivisti e blogger che contrastavano le affermazioni dei gruppi estremisti. (SD-PA) (Agenzia Fides 15/09/2015)


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