ASIA/INDIA - Appello dei Vescovi per la libertà religiosa dei dalit

sabato, 20 settembre 2014

Bhopal (Agenzia Fides) – “Urge proteggere il diritto dei dalit in Madhya Pradesh a professare e praticare la propria religione”: è l’accorato appello giunto a Fides dalla Commissione “Giustizia, Pace e Sviluppo” della Conferenza episcopale dell’India. P. Charles Irudayam, Segretario della Commissione, spiega a Fides. “I dalit del distretto di Shivpuri, in Madhya Pradesh (India centrale) non hanno libertà. Quanti perseguono tale libertà sono trattati come criminali. La loro vita è una vera schiavitù: questo è un affronto per qualsiasi società civilizzata. Occorre ripristinare le libertà fondamentali dei dalit e garantire una vita dignitosa per loro, cittadini dell'India come gli altri”.
La Commissione “Giustizia, Pace e Sviluppo” ha inviato una lettera alla Commissione Nazionale per le Minoranze e alla Commissione Nazionale per i Diritti umani, chiedendo un intervento urgente. P. Irudayam segnala “gravi violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali. I dalit che dicono dei volersi convertire alla religione musulmana o cristiana vengono aggrediti e sottoposti forzatamente a riti di purificazione per tornare all'induismo. La comunità, oltre all’ignominia dell’intoccabilità, subisce pesanti coercizioni e intimidazioni dai gruppi estremisti indù, che bloccano la possibilità di abbracciare una fede di propria scelta”
La Commissione chiede al governo e agli organi preposti di intervenire immediatamente, per garantire la vita dei dalit e proteggere la loro libertà di cambiare fede e di professare e praticare la propria religione. (PA) (Agenzia Fides 20/9/2014)


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