ASIA/INDIA - Inondazioni in Kashmir: appello dei Gesuiti per gli aiuti

lunedì, 15 settembre 2014

Bangalore (Agenzia Fides) – “Siamo consapevoli delle devastanti inondazioni in Kashmir. Due bisogni primari sono il sostegno finanziario per l'acquisto di materiali, medicinali e aiuti umanitari; attivare la rete dei volontari”: è quanto dice in un appello inviato a Fides il gesuita p. Louis Prakash SJ, che ha sensibilizzato tutta la famiglia dei Gesuiti in India ad agire in favore delle popolazioni colpite. “Stiamo lanciando l'appello in nome di un Forum di diverse associazioni che difendono i diritti umani, che ha contatti diretti in diversi villaggi del Kashmir”, spiega.
Tra i medicinali necessari, urgono antibiotici, per evitare l’insorgere di epidemie, e materiali sanitari come mascherine e camici per volontari e medici. L’India Social Institute di Delhi, noto Centro studi dei Gesuiti è uno dei punti di raccolta.
Le autorità indiane continuano ad essere in stato di emergenza a causa delle alluvioni che nei giorni scorsi hanno sconvolto il Kashmir, causate da piogge monsoniche. Numerosi fiumi sono straripati, con un bilancio che in India supera le 200 vittime. I soccorritori in India hanno annunciato di aver evacuato 130.000 persone, ammettendo di non essere ancora riusciti a raggiungerne altre 300.000 bloccate in centri abitati e villaggi della Valle. Passando i giorni, il pericolo è quello di possibili epidemie di gastroenterite, colera e congiuntivite, perchè la violenza delle acque ha distrutto tutto e interrotto la distribuzione di acqua potabile, un bene di cui ora dispone solo il 20% della popolazione del Kashmir. (PA) (Agenzia Fides 15/9/2014)


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