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Buenos Aires (Agenzia Fides) – “La proposta della Commissione Nazionale Giustizia e Pace, che riflette il pensiero e il desiderio di molti, diventa sempre più tempestiva e necessaria: lavorare insieme in tutti i settori che compongono la Società Argentina per la promozione, la creazione e l’attuazione delle politiche pubbliche derivanti dal dialogo e dal consenso, che assicurino il bene comune, l'inclusione sociale e il rispetto della dignità umana”: è quanto si legge nella nota della Commissione Nazionale Giustizia e Pace, in seno alla Conferenza Episcopale dell'Argentina, inviata all’Agenzia Fides, sulla celebrazione del Bicentenario.
La nota della Commissione fa riferimento all'ultima Assemblea Plenaria dei Vescovi, dove i Pastori hanno detto: "La Patria è un dono che abbiamo ricevuto, la Nazione è un compito che ci coinvolge ed impegna i nostri sforzi. Assumere questa missione con spirito fraterno è il modo migliore di celebrare il Bicentenario della nostra Patria".
Da una settimana tutti gli argentini stanno celebrando il Bicentenario dell'Indipendenza del paese con attività artistiche e culturali. Negli ultimi anni il 25 maggio è stato ricordato con un significato più grande di una semplice ricorrenza: la data è stata utilizzata come un promemoria per il paese, che deve ancora progredire in campo politico, sociale ed economico, oltre a sanare i debiti storici che l'intero paese ha con la popolazione.
La capitale Argentina, Buenos Aires, celebra i 200 anni della creazione della prima giunta di governo. Prima della emancipazione politica, la regione faceva parte del Vicereame del Rio de la Plata, che comprendeva gli attuali paesi di Argentina, Paraguay, Uruguay e anche parti della Bolivia e del Cile.
Come parte del programma ufficiale del Bicentenario, nella notte di martedì 25 maggio la presidente dell'Argentina, Cristina Fernandez, ha compiuto il percorso dalla Casa Rosada fino alla sede della Giunta (Comune). Erano presenti alla celebrazione i Presidenti della Bolivia, Evo Morales, dell'Uruguay, José Mujica, del Cile, Sebastián Piñera, del Venezuela, Hugo Chávez, dell'Ecuador, Rafael Correa, del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva e il Vicepresidente di Cuba, Esteban Lazo. (CE) (Agenzia Fides 27/05/2010)
