ASIA/PAKISTAN - Si chiude l’Anno Sacerdotale a Lahore: le speranze della Chiesa locale

lunedì, 10 maggio 2010

Lahore (Agenzia Fides) – Gratitudine ai missionari, che hanno seminato il Vangelo in Punjab; sguardo di speranza verso il futuro per i sacerdoti pakistani, chiamati a testimoniare in mezzo alle sfide del terrorismo, dell’integralismo, della povertà: sono i contenuti dell’intervento di S. Ecc. Mons. Lawrence Saldanha, Arcivescovo di Lahore, nella Santa Messa di chiusura dell’Anno Sacerdotale, tenutasi nei giorni scorsi nella Cattedrale del Sacro Cuore, a Lahore. Vi hanno partecipato centinaia di sacerdoti e religiosi che, stretti intorno all’Arcivescovo, hanno ringraziato il Signore “per il dono della vocazione e del sacerdozio ministeriale”, come racconta a Fides un sacerdote presente alla Celebrazione Eucaristica.
L’Arcivescovo ha sottolineato: “Guardando il passato, ricordiamo San Giovanni Maria Vianney, modello per ogni sacerdote, che ha trascorso tutta la sua vita amministrando i Sacramenti, in special modo quello della Confessione. Così hanno fatto i missionari che oltre cento anni fa hanno seminato e coltivato la fede in Cristo in questa nostra terra. Li ricordiamo con onore e gratitudine per i sacrifici cha hanno compiuto”. Sul futuro, Mons. Saldanha ha detto: “Oggi affrontiamo i problemi del terrorismo e dell’odio e sibilo forti pressioni nel compiere semplicemente il servizio pastorale alla comunità dei nostri fedeli cristiani. Chiediamo a Dio la sua grazia speciale per poter continuare a dare speranza al nostro popolo, per aiutare i credenti a restare fedeli a Gesù Cristo, che ci invita a rimanere in Lui, promettendoci la sua benedizione”.
Per questo l’Arcivescovo ha sottolineato l’importanza della preghiera e di coltivare rapporti fraterni fra sacerdoti, invitando tutti a “lavorare con attenzione e dedizione per la formazione dei seminaristi, che sono il futuro della nostra Chiesa”. (PA) (Agenzia Fides 10/5/2010)


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