EUROPA/ROMANIA - Povertà e condizioni di miseria allarmano l’Onu per la comunità zingara vulnerabile ad Aids, malaria e tubercolosi

venerdì, 11 giugno 2004

Roma (Agenzia Fides) - La comunità zingara rumena che conta più di 2,5 milioni di persone è molto vulnerabile al virus Hiv/Aids e per altre malattie molto gravi come l’epatite e la tubercolosi a causa della povertà e delle condizioni di miseria nelle quali vive la maggior parte di essa, afferma un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) sulla situazione degli zingari in Romania, Bulgaria e Slovacchia presentato a Bucarest.
La povertà, la discriminazione e il livello basso di educazione spingono alcuni di loro a cercare di guadagnare soldi anche attraverso attività illecite quali il controllo della prostituzione e il traffico di stupefacenti, e così anche l’Hiv si sta diffondendo.
Il portavoce dell’Undp in Romania ha sottolineato che ci sono più di 2 mila minorenni che vivono sulle strade della Romania, la maggior parte di essi di origine zingara. Sono questi senzatetto la causa principale della rapida trasmissione del virus Hiv all’interno della comunità zingara, si legge nel rapporto.
Ci sono località in Romania dove l’intera comunità di zingari è contagiata con il virus dell’Hiv. Nel piccolo villaggio di Mizil, per esempio, i medici hanno confermato finora 30 casi di persone infettate. Il controllo medico non è finito ancora, e gli specialisti prevedono che a Mizil troveranno oltre 100 casi.
La discriminazione sta limitando l’accesso degli zingari ai servizi medici ed all’istruzione e perciò il ritmo della trasmissione all’interno della comunità si è molto accelerato, sostiene l’Undp. L’Europa centrale e orientale sta infatti registrando il ritmo più accelerato di trasmissione dell’Hiv. (AP) (11/6/2004 Agenzia Fides; Righe:24; Parole:273)


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