AMERICA/ARGENTINA - “È necessario convertirsi alla verità per poter vivere nella giustizia e godere della pace”: l’intervento dell’Arcivescovo de La Plata

martedì, 20 ottobre 2009

Buenos Aires (Agenzia Fides) – “È necessario convertirsi alla verità per poter vivere nella giustizia, averne un corretto senso, poter fare ciò che è giusto e godere della pace”. È quanto ha affermato Mons. Héctor Aguer, Arcivescovo de La Plata, nel suo intervento di sabato 17 ottobre al programma televisivo “Chiavi per un mondo migliore”. “La questione della pace è più profonda di ciò che si pensa, perché non rappresenta la semplice assenza di guerra, di conflitto o di violenza”, ha spiegato il Presule, aggiungendo che “nella società argentina di oggi si percepisce chiaramente che non c’è una pace consolidata”. Sono tante le tensioni, la violenza ancora contenuta, gli sfoghi di esasperazione a dimostrazione “che manca una pace autentica”, che però non può darsi se non attraverso una “piena giustizia”. “La formula tradizionale di giustizia è: a ciascuno il suo. Se ognuno non può essere ciò che è e non viene riconosciuto per come è e non gli vengono salvaguardati i diritti, non si sente trattato con giustizia e quindi tende e reclamare ciò che gli corrisponde”. Ed è quando queste relazioni di ingiustizia si moltiplicano che viene a mancare un clima pacifico.
A questo punto, la sfida fondamentale è capire “come va assicurata la giustizia sociale”; un impegno che investe “anzitutto coloro che hanno la conduzione politica della società, ma riguarda in qualche modo anche tutti i cittadini”. Per l’Arcivescovo de La Plata “la questione della giustizia, di dare a ciascuno il suo e di facilitarne l’esistenza ha a che vedere con il riconoscimento della verità”, che rappresenta “la realtà, la naturalezza delle cose”. Nell’Argentina di oggi, invece, si assiste ad un camuffamento della verità, “non desideriamo riconoscere la verità, viviamo un mondo di finzione”, “che mette tra parentesi la realtà”, ha denunciato ulteriormente Mons. Aguer. Bisogna quindi ripartire dalla consapevolezza che “l’uomo è fatto per la verità, per la giustizia, che però da sola non basta; manca l’amore, la solidarietà, la carità, la giustizia sociale”. Solo in questo modo “inizieremo a godere della pace”, ha concluso l’Arcivescovo. (GT) (Agenzia Fides 20/10/2009)


Condividi: