AFRICA/ZIMBABWE - L'opposizione minaccia di abbandonare la trattativa e di chiedere nuove elezioni

mercoledì, 22 ottobre 2008

Harare (Agenzia Fides)-Ennesimo intoppo nella trattativa tra il Presidente zimbabweano Robert Mugabe e il leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai, leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC). Quest'ultimo ha minacciato di boicottare i colloqui che dovrebbero tenersi il 27 ottobre ad Harare, capitale dello Zimbabwe e un portavoce del suo partito ha dichiarato che l'opposizione potrebbe chiedere nuove elezioni.
Tsvangirai ha così voluto rimarcare la sua profonda irritazione per il mancato rilascio del passaporto da parte delle autorità del suo Paese per recarsi ad un Vertice nello Swaziland, promesso dalla SADC (Comunità di Sviluppo e Coordinamento dell'Africa Australe). Da mesi il leader dell'opposizione non riesce a ottenere il passaporto, ma solo documenti di viaggio d'emergenza, rilasciati di volta in volta e validi per un unico espatrio. Quelli per lo Swaziland gli erano stati rilasciati soltanto all'ultimo momento, e senza visto valido per il Sudafrica, tappa indispensabile per recarsi nello Swaziland. L'MDC li aveva respinti definendoli “insultanti”, e il suo leader aveva anche declinato l'offerta di alcuni statisti stranieri, che gli avevano messo a disposizione i propri aerei ufficiali. A causa del mancato arrivo del principale esponente dell'opposizione, la riunione è stata posticipata al 27 ottobre e si terrà nello Zimbabwe.
Un portavoce di Tsvangirai ha accusato il partito del Presidente, lo ZANU-PF, di malafede: “l'insistenza dello ZANU-PF di concedere a Tsvangirai solo dei documenti provvisori minaccia l'accordo di condivisione del potere”. Il 15 settembre scorso era stato firmata un'intesa tra maggioranza ed opposizione (che comprendeva oltre al movimento di Tsvangirai anche una fazione dissidente dell'MDC) per la formazione di un governo di unità nazionale. Sono però sorte delle controversie sull'assegnazione dei posti-chiave del nuovo governo, in particolare i Ministeri che controllano l'esercito e la polizia (vedi Fides 15/10/2008).
L'atteggiamento del governo dello Zimbabwe è stato criticato da Jacob Zuma, leader dell'African National Congress (ANC) sudafricano, che si trova a Washington per colloqui con l'Amministrazione Bush. Zuma ha affermato di essere rimasto sconcertato dal mancato rilascio del passaporto a Tsvangirai ed ha lanciato un appello, insieme al Segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice, per un'accelerazione della trattativa per far uscire lo Zimbabwe dalla crisi. Zuma, che è favorito nelle elezioni presidenziali del 2009, ha sottratto la leadership del maggior partito sudafricano all'ex Presidente Thabo Mbeki (che è stato costretto a dimettersi a seguito di pressioni del suo stesso partito), che sta mediando tra Mugabe e Tsvangirai. (L.M.) (Agenzia Fides 2/10/2008 righe 29 parole 394)


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