AFRICA/ZIMBABWE - Incertezza sul ballottaggio delle presidenziali

lunedì, 12 maggio 2008

Harare (Agenzia Fides)- Il nuovo rinvio del ballottaggio delle elezioni presidenziali dello Zimbabwe solleva di nuovo la domanda se l'opposizione vi prenderà parte oppure no.
Il Presidente della Commissione elettorale dello Zimbabwe (ZEC), George Chiweshe, ha dichiarato al filo-governativo "Sunday Mail" che è "irrealistico" pensare di rispettare il termine, previsto dalle legge elettorale di 21 giorni dalla proclamazione dei risultati del primo turno, per tenere il ballottaggio.
Chiweshe ritiene che "il legislatore sia stato ambizioso quando ha pensato che 21 giorni sarebbe stati sufficienti" per tenere il secondo turno.
Il leader dell'opposizione, Morgan Tsvangirai, aveva annunciato il 10 maggio di avere l'intenzione di presentarsi al secondo turno delle presidenziali, dopo che inizialmente si era rifiutato di presentarsi al ballottaggio, dichiarandolo illegittimo perché affermava di aver già vinto al primo turno con la maggioranza assoluta dei voti espressi. Tsvangirai aveva però condizionato la sua partecipazione al ballottaggio al rispetto del termine dei 21 giorni previsto dalla legge elettorale. Il ritardo annunciato dal Presidente della Commissione Elettorale propone al leader dell'opposizione il dilemma se accettare o meno questa situazione.
Il governo dello Zimbabwe ha inoltre annunciato che non permetterà l'accesso agli osservatori internazionali per il ballottaggio a meno che non siano tolte le sanzioni internazionali contro il Paese, imposte a seguito della violazione dei diritti umani da parte del regime di Robert Mugabe. A questo proposito Tsvangirai, nel corso di un incontro con il Presidente dell'Angola, Dos Santos, ha chiesto l'invio nello Zimbabwe di una forza di pace della Comunità di Sviluppo dell'Africa Australe (SADC) per proteggere la popolazione civile dagli abusi commessi dai sostenitori del regime. (L.M.) (Agenzia Fides 12/5/2008 righe 26 parole 274)


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