AFRICA/ZIMBABWE - Il Presidente sudafricano Mbeki in visita nello Zimbabwe per cercare di rilanciare il negoziato

venerdì, 9 maggio 2008

Harare (Agenzia Fides)- Il Presidente sudafricano Thabo Mbeki è giunto oggi, 9 maggio, ad Harare, capitale dello Zimbabwe, per cercare di rilanciare il negoziato tra il Presidente Robert Mugabe e l'opposizione, guidata dal leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC), Morgan Tsvangirai. Mbeki è stato incaricato dalla Comunità di Sviluppo dell'Africa del Sud (SADC) di mediare nella crisi scoppiata a seguito delle elezioni presidenziali e parlamentari del 29 marzo.
Mentre l'opposizione ha conquistato la maggioranza in Parlamento (una vittoria però soggetta a verifica in diverse circoscrizioni elettorali, vedi Fides 8/5/2008), si profila un ballottaggio tra Mugabe e Tsvangirai dopo che il 2 maggio, con un mese di ritardo, la Commissione Elettorale dello Zimbabwe ha reso noti i risultati del primo turno delle presidenziali (il 47,9% delle preferenze sono andate a Tsvangirai, contro il 43,2 a Mugabe). Un risultato contestato dall'opposizione che deve ancora decidere se presentarsi al secondo turno delle presidenziali, lasciando la vittoria al Presidente uscente.
Se Mugabe dovesse ottenere un nuovo mandato, non avrebbe però vita facile, perché l'opposizione controlla il Parlamento. “Non vi è alcun modo per Mugabe di governare quando il suo partito è in minoranza in Parlamento. Si insedierà nel suo ufficio, ma non governerà effettivamente in questo scenario. Il suo governo non sarà capace di funzionare” ha affermato in una conferenza all'Università di Bulawayo, Eldred Masunungure, un professore di Scienze Politiche all'Università dello Zimbabwe, che ritiene probabile in questo caso lo scioglimento del Parlamento e la tenuta di nuove elezioni.
Tsvangirai, pur rivendicando di aver conquistato la Presidenza al primo turno (con la maggioranza assoluta dei voti), potrebbe alla fine decidere di partecipare al ballottaggio. Secondo le analisi pubblicate dal quotidiano “Zimbabwe Independent”, Mugabe avrebbe scarse possibilità di vittoria (“deve scalare una montagna” scrive il giornale), perché gli altri contendenti alla carica presidenziale, come l'ex Ministro delle Finanze Simba Makoni, farebbero convergere i voti del loro elettorato su Tsvangirai. Questo a patto che le elezioni non siano viziate da irregolarità, come denunciato dall'opposizione. Il corretto svolgimento del secondo turno è molto probabilmente uno degli argomenti dei colloqui di Mbeki con Mugabe. Mbeki che è stato accusato di aver avuto una posizione troppo favorevole nei confronti di Mugabe, potrebbe aver cambiato atteggiamento di fronte alla richiesta di Tsvangirai di trovare un sostituto per proseguire la mediazione. Tsvangirai non incontrerà il Presidente sudafricano perché si trova all'estero per motivi di sicurezza.
Nel frattempo le autorità dello Zimbabwe e l'opposizione si accusano a vicenda delle violenze che continuano a sconvolgere diverse aree del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 9/5/2008 righe 33 parole 416)


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