AMERICA/ARGENTINA - Il Vescovo di Santa Rosa manifesta il suo "totale ripudio" per l’approvazione dell'aborto “terapeutico”, considerandolo "un atto disumano e contrario alla legge naturale"

venerdì, 30 novembre 2007

Santa Rosa (Agenzia Fides) - Davanti all'approvazione da parte della Camera Provinciale dei Deputati, dell'aborto cosiddetto “terapeutico”, Mons. Rinaldo Fidel Bredice, Vescovo di Santa Rosa, ha manifestato il suo "totale ripudio" nei confronti di questa norma, considerandola "un atto disumano e contrario alla legge naturale", una norma "chiaramente incostituzionale". Considera inoltre che sono già molti gli attacchi contro la vita causati da incidenti, aggressioni dell'ecosistema, omicidi, che tutti i giorni fanno notizia, che non è necessario aggiungere anche la soppressione legale della vita con l'aborto.
La Camera dei Deputati di La Pampa ha approvato ieri, 29 novembre, un progetto che legalizza l'aborto, con il pretesto di regolare la pratica degli aborti non punibili. L'iniziativa crea un “Protocollo di Aborto non Punibile” che, tra le altre cose, garantisce la pratica quando la gravidanza colpisce la “salute integrale” (fisica, psichica o sociale, della donna), equivalente alla legalizzazione senza limiti dell'aborto. Il Protocollo descrive Principi Generali applicabili agli operatori del sistema sanitario: il Procedimento; la Squadra Interdisciplinare che dovrà diagnosticare gli 'aborti terapeutici'; l’Obiezione di coscienza che dovrà manifestarsi entro 30 giorni dalla promulgazione della legge, e la creazione di un Registro degli obiettori di coscienza. Tutti gli ospedali, senza eccezione, dovranno praticare aborti.
Il Vescovo di Santa Rosa ricorda che le autorità devono pensare, innanzitutto, alla difesa della vita di tutti gli esseri, perché è il primo dei diritti umani". Perciò si domanda: "Perché, invece di facilitare la morte dal bambino nel seno della madre, non si lavora per provvedere sussidi per lei e suo figlio fino a che questo arrivi ai 18 anni?" o ancora "Perché non sono facilitati tanti argentini che vogliono avere figli adottivi?". Perciò lancia un appello alle autorità affinché "proteggano la vita dei più indifesi, che sono i bambini della Pampa che devono nascere". (RG) (Agenzia Fides 30/11/2007; righe 23, parole 303)


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