EUROPA/SPAGNA - Aumenta l’obiezione di coscienza sulla materia scolastica di Educazione per la Cittadinanza: nessuna istituzione della Chiesa può sentirsi estranea alla delicata situazione di coscienza in cui sono stati messi molti genitori

lunedì, 1 ottobre 2007

Madrid (Agenzia Fides) - L’anno scolastico è cominciato in Spagna con l'introduzione - già effettiva in alcune Comunità Autonome - di una nuova materia, chiamata "Educazione per la Cittadinanza”, nei curriculum della scuola elementare e secondaria. Una materia che, per la sua condizione di obbligatorietà per tutti e per i suoi contenuti, obiettivi e criteri di valutazione che investono direttamente la formazione morale degli alunni dai 10 ai 18 anni, è molto dibattuta.
Secondo il Card. Antonio Mª RoucoVarela, Arcivescovo di Madrid, "questa nuova materia scolastica con la sua pretesa di offrire un insegnamento sull'essere dell'uomo e sui principi etici che devono guidare la sua condotta, si riflette, si voglia o meno, in una svalutazione inevitabile, culturale e pedagogica, della lezione di religione e morale cattolica, alla quale implicitamente stanno negando non solo la capacità di formare la persona nell'etica sociale - e sarebbe già molto grave - ma anche nella morale personale". Perciò riconosce che tale materia "mette molti genitori, necessariamente sensibili a ciò che possa danneggiare la buona educazione dei loro figli ed allarmati davanti alla questione di uno dei loro diritti più sacri, in una delicata situazione di coscienza, alla quale non può essere estranea nessuna istituzione della Chiesa".
Mons. José Sánchez, Vescovo di Sigüenza-Guadalajara, in una lettera indirizzata ai suoi fedeli si domanda "quale orientamento ideologico, quale filosofia, quale concezione della persona, della vita, dell'esistenza… c’è sotto tutto questo impegno? Fino a dove arrivano l'istruzione e l’informazione, l'orientazione… e dove può incominciare l'indottrinamento e la manipolazione? Questa legge è giusta in tutti i suoi contenuti, la sua forma e il metodo?”
Nonostante le forti pressioni, è certo che l'opposizione alla materia di “Educazione per la Cittadinanza” (EpC) si è trasformata nel movimento di obiezione di coscienza più numeroso della storia europea, dopo quello del servizio militare, secondo un studio realizzato dal Forum Spagnolo della Famiglia e dall'Osservatorio per l'Obiezione di Coscienza. Secondo dati raccolti da Professionisti per l'Etica si regiustrano circa 125 obiezioni al giorno.
La Confederazione Nazionale Cattolica dei Genitori di Alunni (CONCAPA) ha deciso ieri di adottare nuove misure contro la materia ed a favore dell’esercizio dell'obiezione di coscienza contro la materia. Tra queste misure sottolinea la creazione di una rete di avvocati e procuratori che si occuperanno dell'iter gratuito dei ricorsi delle famiglie contro eventuali rifiuti dell'obiezione di coscienza. Luis Carbonell, Presidente di CONCAPA, ha ricordato l’impegno di questa organizzazione di mantenere l'obiezione di coscienza come mezzo "legittimo" di fronte a quella che considerano una "usurpazione da parte del Governo dei diritti costituzionali dei genitori nell'educazione e nella formazione dei figli". Ha inoltre ribadito l'intenzione di portare la sua opposizione a questa materia fino al Tribunale Europeo dei Diritti Umani, assicurando che si tratta "di un tema di libertà" e di "non balbrettare davanti a nessuno dei nostri diritti". (RG) (Agenzia Fides 1/10/2007; righe 35, parole 471)


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