EUROPA/SVEZIA - Oltre 2.600 milioni di persone, circa il 42% della popolazione mondiale, vivono senza servizi sanitari

venerdì, 7 settembre 2007

Roma (Agenzia Fides) - “In alcuni paesi più poveri di Asia, Africa, America Latina e Caraibi non ci sono bagni privati né pubblici” ha dichiarato l’organizzazione non governativa ‘End Water Poverty’ che ha sede a Londra, dopo una inchiesta svolta e la campagna mondiale ‘acqua e sanità per tutti’.
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef) calcola che, negli ultimi 14 anni, hanno avuto accesso ai servizi sanitari oltre 1.000 milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia ancora 2.600 milioni, tra cui 980 milioni di bambini, ne sono privi.
“I bambini sono quelli principalmente vulnerabili alle malattie causate dalla mancanza di servizi sanitari adeguati”, ha detto il direttore esecutivo dell’Unicef, Ann Veneman. “Ogni anno muoiono circa 1,5 milioni di bambini con meno di cinque anni a causa di cattiva sanità, mancanza di igiene e acqua contaminata” ha aggiunto.
Nell’Africa subsahariana un bambino ha quasi 520 possibilità in più di morire di diarrea rispetto ad un bimbo nato in Europa o negli Stati Uniti.
Nel corso della conferenza per la Settimana Mondiale dell’Acqua, recentemente conclusa in Svezia, Anders Berntell, il direttore esecutivo dell’Istituto Internazionale dell’Acqua di Stoccolma, ha riferito che in 38 su 46 paesi africani presi in esame, i minori di cinque anni di età muoiono sia per diarrea che per Aids. In questa occasione sono stati richiesti maggiori investimenti nelle infrastrutture sanitarie, come bagni nelle abitazioni e nelle scuole.
In una pubblicazione dal titolo “Decennio dell’acqua per la vita, 2005-2015”, l’ONU, che si appresta a lanciare “l’Anno Mondiale dei Servizi Sanitari” il prossimo novembre, ha evidenziato fatti e statistiche scoraggianti. “La mancanza di acqua potabile e di servizi sanitari adeguati è la causa principale delle malattie nel mondo. Contribuisce alla diffusione di malattie come diarrea, colera, dissenteria, tifo, epatiti, polio, tracoma e verme solitario, molte delle quali possono essere fatali per le persone dei paesi in via di sviluppo”, si afferma nel rapporto. Altre malattie associate con l’acqua sono malaria e filariasi.
Oltre il 40% della popolazione mondiale, ossia 2 persone su 5, vivono senza gabinetti o servizi sanitari adeguati, con la conseguente perdita di vite a causa della diffusione di malattie.
“L’accesso ai servizi sanitari costituisce un problema fondamentale per la dignità umana e per i diritti umani, oltre che per lo sviluppo economico e la protezione ambientale”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
(AP) (7/9/2007 Agenzia Fides; Righe:34; Parole:407)


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