AMERICA/ARGENTINA - I Vescovi di Rio Negro, preoccupati per le proposte di legge tese ad assicurare “una morte degna”, rilanciano una serie di proposte per i malati gravi o terminali ed i loro parenti

venerdì, 13 luglio 2007

Río Negro (Agenzia Fides) - I Vescovi della regione di Río Negro (Diocesi di Alto Valle del Río Negro, San Carlos de Bariloche, Viedma) hanno pubblicato un Messaggio sulla dignità della vita umana dal momento che si stanno discutendo nella regione due provvedimenti di legge per assicurare una "morte degna". Con questo Messaggio i Vescovi intendono offrire alcune considerazioni, tanto ai cattolici come a tutte le persone di buona volontà, e gettare luce su questa realtà, trattando il tema dal punto di vista della verità scientifica e dell'obiettività etica. Sono due i disegni di legge in discussione: il primo è intitolato "Manifestazione della volontà previa informazione" e il secondo propone la creazione di un "Registro delle volontà anticipate”. Rispetto al primo, i Vescovi ricordano che la Chiesa si è opposta sempre "agli interventi medici non adeguati alla situazione reale del malato, perchè sproporzionati rispetto ai risultati attesi, oppure per essere troppo gravosi per lui o per la sua famiglia". Ciò comporta la liceità, in coscienza, di rinunciare ad alcuni trattamenti che procurerebbero solo un prolungamento precario e penoso dell'esistenza, senza interrompere le cure normali necessarie, come l'idratazione e l’alimentazione. Ma questa verità “non si vede rispettata in questi progetti di legge" affermano i Vescovi. Riguardo al secondo progetto, i Vescovi ritengono che il tema abbia bisogno di un grande dibattito sociale e bioetica, inoltre devono essere ancora chiariti molti aspetti dal punto di vista giuridico, sanitario ed amministrativo.
Davanti a questi progetti di legge regionale, i Vescovi mostrano la loro preoccupazione perchè sia data al malato, soprattutto al malato terminale, “una vera qualità di vita" e ricordano che il termino di "morte degna" significa piuttosto "la ricerca della soppressione del dolore, il ritrovarsi in famiglia, le relazioni del malato con chi lo circonda, il suo sostegno in Dio se credente, e tutto quello che rende più sopportabili gli ultimi momenti di chi sta per terminare la sua vita biologica".
Tra i principi fondamentali che si devono tenere in conto, i Vescovi richiamano: il valore fondamentale di ogni vita umana; la dignità che viene dal fatto di essere a immagine e somiglianza del Creatore, realtà che niente e nessuno ci può togliere; l'importanza di gestire le cure dovute ad ogni persona umana, come indica la scienza più moderna ed umanista e l'assistenza sanitaria di base; il valore delle cure palliative. A conclusione del Messaggio, i Vescovi presentano alcune proposte che possano aiutare le persone in stato grave o terminale ed i loro parenti, tra cui sostenere le famiglie dei pazienti, creare e sostenere reti di animazione con programmi specifici, offrire sostegno economico ed assistenza a domicilio, disporre centri di accoglienza per famiglie impossibilitate a fare fronte al problema. (RG) (Agenzia Fides 13/7/2007; righe 31, parole 455)


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