AFRICA/ZIMBABWE - “In nome di Cristo, fermate le violenze”: appello del Comitato Permanente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM) ai leader dello Zimbabwe

venerdì, 30 marzo 2007

Accra (Agenzia Fides)- “Siamo rattristati e preoccupati per le sofferenze delle nostre sorelle e dei nostri fratelli in Zimbabwe” affermano in un messaggio sulla situazione in Zimbabwe i membri del Comitato Permanente del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM), che si è riunito ad Accra (Ghana) dal 26 al 30 marzo (vedi Fides 26 marzo 2006).
Nel messaggio, inviato all’Agenzia Fides, si ricorda che “una missione d’indagine inviata di recente in Zimbabwe dal SECAM afferma che la situazione ha raggiunto uno stato nel quale l’esplosione incontrollata di violenza, il caos e l’anarchia diventano sempre più un pericolo. La missione ha confermato le osservazioni contenute nella recente Lettera Pastorale della Conferenza Episcopale dello Zimbabwe” (vedi Fides 30 marzo 2007).
Dopo aver ricordato che le la crisi del Paese è “una crisi morale e di cattivo governo”, i Vescovi del Comitato Permanente del SECAM lanciano “un forte appello al Governo dello Zimbabwe, nel nome di Gesù, per fermare immediatamente la violenza. Chiediamo con forza a tutti i leader politici dello Zimbabwe di essere leali, giusti e compassionevoli nel governare il loro popolo. La pace, il buon governo e il rispetto dei diritti umani devono essere il principio guida”.
“Facciamo appello inoltre - continua il documento - al Presidente John Agyekum Kufuor, Presidente dell’Unione Africana (AU), al Presidente Jakaya Mrisho Kikwete, Presidente dell’Organismo di Politica, Difesa e Sicurezza della Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale (SADC), e a tutti i leader riuniti a Dar-Es-Salaam, Tanzania, perché riescano a convincere il governo dello Zimbabwe a prendere immediatamente misure per fermare le violenze e la carneficina che divorano il Paese”.
Secondo i Vescovi, i leader africani “devono insistere perché sia ristabilita l’autorità della legge e il rispetto dei diritti umani fondamentali contenuti della Carta Africana dei Diritti Umani e dei Popoli, della quale lo Zimbabwe è firmatario”.
“La principale motivazione del coinvolgimento della Chiesa nello sviluppo della popolazione è la promozione della dignità della persona umana, fatta ad immagine e somiglianza di Dio” ricorda il documento. “Come Chiesa siamo consapevoli delle sfide che ci attendono e faremo tutto quello che è in nostro potere per giocare un ruolo profetico e realizzare la missione divina che ci è stata affidata. Per questo motivo continueremo a parlare a nome dei senza voce, degli emarginati e degli oppressi della società”.
I membri del Comitato Permanente del SECAM invitano infine “tutte le Chiese e le persone di fede e di buona volontà ad unirsi alla popolazione dello Zimbabwe nella giornata nazionale di preghiera del 14 aprile 2007 indetta dai Vescovi cattolici locali”. (L.M.) (Agenzia Fides 30/3/2007 righe 38 parole 457)


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