OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Il 50% dei ricoveri nella capitale sono dovuti all’Aids che ha causato milioni di morti nel paese

mercoledì, 14 marzo 2007

Port Moresby (Agenzia Fides) - L’Agenzia Nazionale Cattolica per l’Aids della Papua Nuova Guinea ha dichiarato che il cinquanta per cento di tutti i pazienti sotto osservazione a Port Moresby sono ricoverati per Aids, e aumenta il timore che la malattia possa uccidere milioni di persone anche in Australia.
L’allarmante statistica dell’Agenzia Cattolica ha confermato quello che circa un mese fa riportava un rapporto del Centro Australiano per le Ricerche Indipendenti (CIS), e cioè che gli sforzi sanitari in Papua Nuova Guinea erano la prova del “letargico” trattamento dell’imminente crisi di Hiv nelle regioni del Pacifico.
In Papua Nuova Guinea c’è una prevalenza di contagi di Hiv tra l’ 1,8 per cento e il 3 per cento della popolazione.
“Ci sono stati già tanti episodi tragici in passato e il paese non può ignorare questa epidemia di Hiv/Aids”. In un ulteriore avvertimento, il testo riporta che “la preoccupazione per gli operatori sanitari nel Pacifico è che la situazione della PNG sembra sia stata dimenticata dai suoi vicini della parte orientale, soprattutto delle Fiji. Il responsabile dell’ufficio dell’UNAIDS del Pacifico, con sede a Suva, Stuart Watson, ha detto che le statistiche sulle infezioni di Hiv dimostrano che Fiji si trova adesso al punto in cui la PNG si trovava un decennio fa.
L’Ufficio per l’Aids in PNG è stato fondato insieme alla Caritas Australia. La Chiesa Cattolica è il principale fornitore di assistenza sanitaria nell’ex colonia australiana.
(AP) (14/3/2007 Agenzia Fides; Righe:23; Parole:255)


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