Seul (Agenzia Fides) – Il primo è sant'Andrea Kim Dae-geon, ordinato sacerdote il 17 agosto 1845, il più recente è don Kwang-Kyu Gi, divenuto prete il 24 settembre 2016. Dal 1845 (considerata data di nascita “ufficiale” della Chiesa coreana) a oggi, sono 6.021 i coreani ordinati sacerdoti in patria o in altre nazioni del mondo. Sono alcuni dei dati contenuti nel nuovo Annuario della Chiesa coreana 2017, inviato all’Agenzia Fides, che raccoglie dati, cifre e notizie storiche sulla comunità cattolica in Corea.
Nel computo complessivo di sacerdoti, ci sono 122 nuovi nomi coreani entrati nel paese o incardinati nelle diocesi o negli ordini religiosi, tra il 2015 il 2016, secondo dati che distinguono i preti di nazionalità coreana dai missionari e dai preti stranieri. Il testo, preparato dalla Conferenza Episcopale Coreana, è pubblicato sulla base dei dati ricevuti da tutte le diocesi e delle ricerche effettuate. E’ disponibile anche in formato e-book.
Al 31 dicembre 2015 i battezzati coreani risultavano 5,6 milioni, divisi in 19 diocesi, e rappresentano il 10,7% della popolazione coreana complessiva, frequentando le 1.706 parrocchie esistenti, accanto alle 761 stazioni missionarie.
Secondo le ricostruzioni storiche, la data di fondazione “ufficiosa” della Chiesa coreana è il 1784, anno in cui un gruppo di giovani nobili fondarono una “comunità della Chiesa” nel paese, senza sacramenti e senza sacerdoti. Essi chiesero poi al vescovo di Pechino, e successivamente a Roma, di inviare loro dei ministri istituiti. (PA) (Agenzia Fides 26/1/2017)