Kampala (Agenzia Fides)- È in fase di convalescenza p. Gugliemo Maffeis, il missionario comboniano aggredito nella notte tra sabato 6 e domenica 7 settembre nella missione di Iceme, nel nord Uganda. Lo riferiscono all’Agenzia Fides i suoi confratelli della missione di Lira, la prima missione comboniana della zona (fondata nel 1933) che si trova a 50 chilometri da Iceme, dove p. Guglielmo è ricoverato. “Ha una costola rotta e diverse contusioni per i colpi che ha ricevuto dai ribelli dell’Esercito di Liberazione del Signore (LRA), ma per il resto sta bene, anche se i medici gli hanno prescritto una prognosi di 30 giorni” dicono i missionari. Secondo quanto ha raccontato p. Guglielmo, i ribelli lo hanno sorpreso nel sonno e lo hanno colpito più volte. Poi hanno depredato la canonica e la Chiesa, dove gli arrendi sacri sono stati distrutti e le porte divelte. “Nel corso del raid a Iceme, i ribelli hanno rapito 25 persone, per arruolarli a forza nelle loro fila” dicono i missionari.
“È la quarta volta in pochi anni che la missione è razziata” raccontano i missionari comboniani. “L’anno scorso i ribelli hanno distrutto 3 automobili della missione, che sono indispensabili per le nostre attività dovendo raggiungere villaggi distanti centinaia di chilometri. I ribelli infatti distruggono tutto quello che non riescono a portare via con loro. Cercano soprattutto cibo, denaro, strumentazione radio e così via”.
Padre Guglielmo è l’ennesimo missionario che subisce aggressioni da parte dei ribelli del LRA. Negli ultimi anni diverse missioni sono state attaccate e sacerdoti e missioni uccisi o feriti. “Non si può affermare con certezza che dietro questi attacchi vi sia una strategia precisa per colpire la Chiesa, anche perché non siamo sicuri che sia lo stesso gruppo ad avere commesso gli stessi assalti alla missione” dicono i padri comboniani. “Dietro la sigla LRA, infatti, vi sono molti gruppi sparsi sul territorio dell’Uganda settentrionale. È una situazione assurda che dura da 18 lunghi anni. A farne le spese è soprattutto la popolazione civile, che subisce uccisioni senza motivo, rapimenti e razzie senza fine”.
P. Guglielmo Maffeis, che ha 70 anni ed è originario di Ponte S. Pietro, nella diocesi di Bergamo, presta la sua opera in Uganda dal 1962.
(L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2003 righe 30 parole 386)