Manila (Agenzia Fides) - “Almeno due terzi dei bambini del mondo non sanno cos’è il Natale. Essi non riceveranno doni, non avranno sollievo dalla fame, dalla malattia, dalla sofferenza, dalla malnutrizione. I nostri doni natalizi facciamoli a loro. Doniamo loro una testimonianza dell’amore di Cristo”: lo dice p. Shy Cuellen, missionario impegnato nella cura e nell’assistenza dei bambini di strada nelle Filippine. P. Shy ha fondato l’organizzazione per l’infanzia “Preda” che opera per il recupero dei bambini, contro il mercato del sesso , il traffico e lo sfruttamento dei minori.
Il missionario afferma: “Se il mondo vivesse l’autentico senso del Natale, la guerra, la corruzione, la povertà e le malattie sarebbero sconfitte. Ma Natale per molti ha perso senso. Si è dimenticato che il Natale è la celebrazione di un Dio che si fa piccolo, che nasce in povertà in un mondo pieno di avarizia, violenza, ingiustizia, abusi, per portare un messaggio di amore, pace e dignità della vita umana”.
P. Shy lancia una provocazione a tutti i cristiani: “Abbandoniamo l’usanza dei regali, dei quali non abbiamo bisogno, in tutto il nostro benessere. Cerchiamo di rivolgere il nostro pensiero a quanti vivono in condizioni di estrema povertà, ingiustizia, malattia, violenza. Scriviamo ai nostri amici: il dono di Natale che era destinato a te l’ho inviato a un bambino che soffre in Africa o in Asia. Certo i nostri amici ne saranno felici”.
Suor Marissa Maraya, che lavora nelle Pontificie Opere Missionarie nelle Filippine nota che “a Natale nelle famiglie filippine si vive uno spirito di unità, e non c’è differenza fra ricchi e poveri Tutta la famiglia vive la novena in preparazione al Natale partecipando alla Santa Messa mattutina, all’alba, nell’attesa del Salvatore”. Inoltre, nota la religiosa “il senso della Carità è molto presente nel periodo di Natale: molte organizzazioni umanitarie e molte persone di buona volontà si prodigano per dare cibo ai più poveri, per far sì che anche loro vivano un buon Natale”. “Auguro che questo spirito di solidarietà e di amore - conclude la religiosa - attraversi i nostri cuori per tutto l’arco dell’anno”. (Agenzia Fides 23/12/2005 righe 27 parole 276)