AFRICA/SUD SUDAN - Ucciso un membro della Missione ONU detenuto dalle forze di sicurezza sud-sudanesi

venerdì, 19 dicembre 2025

Juba (Agenzia Fides) – Si alza al tensione tra il governo del Sud Sudan e la United Nations Mission in South Sudan (UNMISS) dopo la morte in circostanze da chiarire di un membro della missione ONU che era stato preso in custodia dalle forze di sicurezza locali.
“UNMISS condanna fermamente l'uccisione di un membro del suo staff a Wau, nel Bahr el Ghazal occidentale” afferma un comunicato della missione ONU. “Secondo quanto riportato, il membro del nostro personale era detenuto dalle forze di sicurezza dal 15 dicembre, periodo durante il quale la Missione stava collaborando con le autorità competenti per localizzare il luogo di detenzione e garantirne il rilascio in sicurezza. L'UNMISS è profondamente addolorata per questo atto atroce ed esprime le sue condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima”.
"Siamo devastati dalla perdita del nostro collega", ha dichiarato Anita Kiki Gbeho, Funzionario Responsabile dell'UNMISS. "Un'uccisione del genere di un membro delle Nazioni Unite è inaccettabile. Chiediamo un'indagine immediata e approfondita per comprendere le circostanze della sua detenzione e della successiva morte, e per garantire che i responsabili siano chiamati a risponderne. È fondamentale che la sicurezza e l'incolumità del personale delle Nazioni Unite siano rispettate", ha aggiunto Gbeho.
Nei giorni scorsi le autorità di Juba avevano accusato il personale della UNMISS di esportazione illecita di legno di sandalo servendosi di aerei in dotazione alla missione. Aerei che secondo il governo sud-sudanese montavano apparecchiature d’intelligence come fotocamere.
Le accuse sono state formulate il 15 dicembre dal Ministro degli Esteri Semaya Kumba di fronte agli ambasciatori accreditati a Juba affermando che il governo della Repubblica del Sud Sudan "ha scoperto che due aerei UNMIS con i numeri UNO-570P e UNO-571P, sono dotati di apparati di sorveglianza ISR (Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione) e di protezione missilistica".
Kumba ha poi aggiunto che altri due aerei sarebbero coinvolti nel contrabbando di sandalo tra il Sud Sudan e il vicino Sudan: "Abbiamo anche scoperto che altri due aerei con i segnali UNO-535P e UNO-536P erano coinvolti nel contrabbando di risorse naturali, in particolare sandalo, tra il Sud Sudan e il Sudan, e abbiamo le prime prove a riguardo”.
Gli aerei gestiti dall’ONU e da altri organismi umanitari sono indispensabili per trasportare aiuti alimentari alle popolazioni in difficoltà a causa della guerra civile. Secondo l'ONU, il cui mandato include anche quello di aiutare a distribuire gli aiuti, oltre il 70% degli 11 milioni di abitanti del Sud Sudan dipende dall'assistenza umanitaria per cibo, assistenza sanitaria e altri beni di prima necessità. I 4 aerei saranno tenuti a terra fino al termine delle indagini, ha reso noto il Ministro.
A compromettere il trasporto degli aiuti umanitari si è aggiunta la decisione del gigante dell’aerospazio e della difesa britannico BAE di sospendere l’assistenza tecnica per l’aereo Advanced Turbo-Prop (ATP) utilizzando da diverso tempo dalle agenzie delle Nazioni Unite, tra cui il Programma Alimentare Mondiale (WFP), grazie alla sua capacità di operare su piste di atterraggio corte e accidentate.
Dal 2023, EnComm Aviation, una compagnia aerea keniana specializzata in missioni umanitarie, è l'unico operatore rimasto dell'ATP a livello mondiale. Tra marzo 2023 e settembre 2025, gli aerei EnComm hanno trasportato oltre 18.000 tonnellate di aiuti umanitari in Somalia, Sud Sudan, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana e Ciad. (L.M.) (Agenzia Fides 18/1272025)


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