AFRICA/SUDAN - Nuovi attacchi di droni e minacce alla produzione di petrolio

giovedì, 18 dicembre 2025


Khartoum (Agenzia Fides) – Droni delle Forze di Supporto Rapido (Rapid Support Forces RSF) hanno colpito la città di Atbara, nel Sudan settentrionale, prendendo di mira infrastrutture elettriche e altri siti, secondo i media locali. I droni delle RSF hanno colpito una sottostazione elettrica ad Atbara, capitale dello Stato del Nilo, causando diverse interruzioni di corrente in tutto lo Stato e in alcune parti del vicino stato del Mar Rosso.
Sciami di droni hanno preso di mira pure la centrale elettrica di Al-Maqran Le difese aeree sudanesi hanno intercettato diversi velivoli senza pilota, ma altri hanno colpito la struttura di Atbara, innescando un incendio limitato e danneggiando i trasformatori principali. Due operatori della protezione civile di stanza presso la centrale elettrica sono rimasti uccisi, mentre le interruzioni di corrente hanno interessato lo Stato del Nilo, quello del Mar Rosso e alcune parti di Omdurman, la città satellite della capitale Khartoum. Il 13 dicembre i droni delle RSF avevano preso di mira la base della United Nations Interim Security Force for Abyei (UNISFA) a Kadugli, uccidendo sei Caschi Blu bangladesi.
La guerra tra le RSF e le forze armate sudanesi (Sudan Armed Forces) scoppiata nel 2023 non accenna quindi ad arrestarsi e anzi minaccia di coinvolgere il confinante Sud Sudan, le cui esportazioni petrolifere passano per Port Sudan. L’8 dicembre le RSF hanno conquistato i campi petroliferi di Babanusa e Heglig nello Stato del Kordofan occidentale, al confine con il Sud Sudan. La presa di queste due località strategiche è stata agevolata da un accordo tra le parti che ha permesso ai militari delle SAF di evacuare le loro posizioni (le ultime da loro detenute nel Kordofan occidentale) e di ritararsi in sicurezza passando per il Sud Sudan. In cambio la sicurezza delle istallazioni petrolifere è stata assunta dai militari sud-sudanesi. Le RSF però rimangono nella zona e un attacco con drone della SAF sulle loro posizioni nelle vicinanze di Heglig ha ucciso sette soldati sud sudanesi il 9 dicembre.
L’intervento dei militari di Juba si spiega con il fatto che Heglig oltre ad essere un importante campo petrolifero è pure lo snodo principale per fare affluire il petrolio estratto in Sud Sudan verso Port Sudan. L’interruzione degli oleodotti sudanesi minaccia di arrecare un danno enorme all’economia del Sud Sudan, già destabilizzato dalla propria guerra civile. (L.M.) (Agenzia Fides 18/12/2025)


Condividi: