ASIA/HONG KONG - Cardinale Chow: Papa Leone è stato diverse volte in Cina e conosce bene la cultura e la realtà cinese

lunedì, 19 maggio 2025

Roma (Agenzia Fides) – Prima di divenire Successore di Pietro, Robert Francis Prevost “si è recato in Cina più di una volta, e ha conosciuto la cultura e la realtà cinese”. Lo riferisce il Cardinale gesuita Stephen Chow Sau-yan, Vescovo di Hong Kong, in una video-intervista rilasciata al Kung Kao Pao, bollettino settimanale della diocesi di Hong Kong dopo l’elezione di Papa Leone XIV.

La video-intervista è pubblicata sul sito del bollettino diocesano (周守仁樞機盼襄助教宗 落實共議同行 陪伴弱小者 | 本期公教報 | 天主教香港教區週報). Inoltre - racconta il Cardinale Chow - “Come nel passato aveva fatto il Cardinale John Tong, Vescovo emerito di Hong Kong, che ha portato una statua della Nostra Signora di Sheshan a Papa Francesco, seguendo il suo esempio, anche io ho regalato una piccola statua della Nostra Signora di Sheshan al nuovo Papa, implorandolo di non dimenticare la Chiesa in Cina e il popolo cinese. Lui ha annuito per dire che non dimenticherà la Chiesa e il popolo cinese. Credo – ha aggiunto il porporato gesuita - che vorrà volentieri continuare la direzione seguita da Papa Francesco...”.

Il Vescovo Stephen Chow è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 insieme all’allora Arcivescovo Prevost.

Il Cardinale Chow ha espresso anche il suo desiderio di aiutare il Papa soprattutto nel dare voce ai deboli. È fiducioso che il Pontefice “terrà conto della multiculturalità dell'Asia. Si è recato in Cina più di una volta e ha conosciuto la cultura e la realtà cinese. Si dice che condivide l'approccio di Papa Francesco sulla Cina, che comprende la comunicazione e il dialogo”.

“Papa Leone XIV era l'uomo che i Cardinali ritenevano buono per la Chiesa e per il mondo”. E con grande gioia, “i Cardinali hanno scelto un Papa che ascolta volentieri”.

Per il futuro, il Cardinal Chow ha ribadito il “desiderio di collaborare alla missione del Papa” a partire da “Hong Kong, dove insieme ai laici accompagneremo soprattutto gli emarginati e i deboli, ascoltando le loro difficoltà e le loro grida, proprio come fa il nuovo Papa”. (NZ) (Agenzia Fides 19/05/2025)


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