Banmaw (Agenzia Fides) - "C'è pianto e sconforto nella diocesi di Banmaw dopo la distruzione della cattedrale di san Patrizio, incendiata dall'esercito del Myanmar (vedi Fides 17/3/2025). Ho visto tanti fedeli piangere e soffrire. Non possiamo che rifugiarsi nel Signore. In questo tempo di Quaresima la gente si riunisce in preghiera nella foresta, i fedeli celebrano Via crucis e processioni sulle montagne, e così con fede si uniscono alla sofferenza di Cristo", racconta all'Agenzia Fides un sacerdote locale nella comunità cattolica , che chiede l'anonimato per motivi di sicurezza. L'episodio dell'incendio della cattedrale è l'ultimo di una lunga serie di edifici di culto cattolici colpiti, danneggiati o distrutti dai soldati dell'esercito regolare birmano. "A volte il pretesto è che essi siano nascondigli delle forze della resistenza. A volte gli edifici sono occupati dai soldati e poi, una volta abbandonati, vengono distrutti per puro sfregio, per lasciare terra bruciata dietro di sè", spiega il sacerdote. "I soldati di Tatmadaw sono spesso ragazzi senza alcuna istruzione o cultura, arruolati e manipolati dai loro comandanti. Compiono gesti crudeli e non comprendono la gravità dei loro atti", rileva.
Il territorio della diocesi di Banmaw nel Nord del Myanmar, si trova nello stato Kachin, al confine tra Myanmar e Cina, dove vive la minoranza etnica Kachin, un popolo (1,7 milioni di abitanti) che rivendica autonomia da oltre 60 anni e ha organizzato un esercito, il "Kachin Independence Army". In quel territorio, la Chiesa cattolica è organizzata in due diocesi: la diocesi di Myitkyina (con circa 100mila fedeli) e la diocesi di Banmaw (con 40mila cattolici). Il territorio,quasi del tutto montuoso, è attualmente una zona di guerra , in cui la popolazione affronta lo sfollamento e l'esodo, in una terra dove intere comunità sono state sradicate dal conflitto. Le famiglie, molte di cattolici, vivono nei campi profughi. I giovani Kachin non vedono alcuna speranza per il futuro, con limitate o assenti opportunità di istruzione o lavoro.
L'Esercito per l'indipendenza Kachin ( KIA), che lotta per l'autodeterminazione nello stato, è tra le milizie etniche meglio organizzate, attive da decenni, che si sono unite alla resistenza contro l'attuale giunta militare al potere. Nelle scorse settimane gli scontri hanno interessato proprio il controllo della città di Banmaw, è in quella cornice vi è stata la distruzione della cattedrale cattolica mentre la maggior parte degli abitanti della città è fuggita. "Negli ultimi due anni - racconta la fonte di Fides - il conflitto ha interessato nove parrocchie sulle 13 esistenti nella diocesi, ingrossando il numero dei profughi".
Nei primi giorni di marzo il centro pastorale nel complesso della chiesa cattolica di San Michele, a Nan Hlaing, un'area rurale della diocesi di Banmaw, è stato colpito e distrutto da un bombardamento dell'esercito birmano (vedi Fides 5/3/2025) . In una situazione di precarietà e violenza generalizzata, il Vescovo Raymond Sumlut Gam è attualmente trasferito nella parrocchia della città di Leiza, al confine con la Cina, saldamente in mano all'Esercito Kachin .
Le prime tracce di fede nell'area di Banmaw risalgono al tempo di un vescovo missionario molto amato, Paul Ambrose Bigandet MEP, a metà del 1800. Il Vescovo inviò poi nella zona di Banmaw i primi missionari francesi che si trovavano a contatto con le popolazioni Kachin, animiste, e iniziarono l'opera missionaria. Tra il 1872 e il 1939, 31 sacerdoti francesi servirono la gente nella zona di Banmaw, con alcuni catechisti. Nel 1936 e vi giunsero i missionari di San Colombano dall'Irlanda e l'opera di evangelizzazione assunse nuovo vigore. Nel 1939, la Santa Sede eresse formalmente la Prefettura apostolica di Banmaw. Dopo l'interruzione per la Seconda guerra mondiale, con la ripresa delle attività apostoliche nel 1961, la Prefettura apostolica divenne la diocesi di Myitkyina. Banmaw ha fatto parte della diocesi di Myitkyina fino al 2006, quando Papa Benedetto XVI ha creato la nuova diocesi di Banmaw, suffraganea dell'arcidiocesi di Mandalay, nominando mons. Raymond Sumlut Gam come primo Vescovo della diocesi.
(PA) (Agenzia Fides 20/3/2025)