Hyderabad (Agenzia Fides) - Il servizio alla vita nascente come quello ai malati terminali, tramite cure palliative e sollievo dal dolore: fedele a questa missione che ne caratterizza l'operato, l'ospedale cattolico St Elisabeth, appartenente giuridicamente alla diocesi cattolica di Hyderabad, nel Sud del Pakistan, ha ampliato le sue strutture, permettendo un'accoglienza sempre più ampia a pazienti che spesso sono di famiglie molto povere e che non possono sostenere le spese dell'assistenza sanitaria. Padre Robert McCulloch, missionario australiano di san Colombano, Procuratore generale della sua congregazione e vicepresidente del Consiglio di amministrazione dell'ospedale, annuncia con gioia all'Agenzia Fides che "per il Natale 2024 è stata completata la costruzione di 10 nuove stanze che il St Elizabeth Hospital ha pianificato per le cure e la degenza , oltre a una sala infermieristica, e locali per le attrezzature. Il Vescovo di Hyderabad Samson Shukardin è venuto a benedire e inaugurare il nuovo reparto, realizzato in soli sei mesi di lavoro, grazie al finanziamento di 'Catholic Mission', la direzione australiana delle Pontificie Opere Missionarie", informa. A beneficiare di una ristrutturazione anche l'annessa St Elizabeth School of Midwifery, la scuola di Ostetricia che rappresenta un fiore all'occhiello dell'ospedale: la struttura, infatti, è specializzata nelle cura neonatale e materna e l'apertura di una scuola di Ostetricia costituisce l'opportunità per tante ragazze della regione di emanciparsi, specializzarsi e di trovare un lavoro, facendo poi, a loro volta, opera di promozione umana e professionale con altre giovani delle fasce sociali più basse o dei villaggi più remoti del territorio.
Il secondo aspetto per cui l'ospedale St Elisabeth è noto in tutto il Pakistan è il servizio di cure palliative domiciliari dispensate a malati terminali in famiglie povere e in condizioni disagiate: un servizio del tutto gratuito "che viene svolto con lo spirito della compassione, in sintonia con le parole di Papa Francesco, quando dice che la missione è una immensa opera di misericordia ", dice il missionario, che ha trascorso oltre 30 anni in Pakistan.
Il servizio di assistenza e cure palliative domiciliari per pazienti oncologici terminali è stato attivato nel 2011, è il primo e unico in tutto Pakistan, ed è rivolto a pazienti di tutte le fedeli, musulmani, cristiani e indù. Ora, grazie a un finanziamento di benefattori dall'Europa, il 15 dicembre è stata posta la prima pietra per la costruzione di un centro diurno per cure palliative anche all'interno del complesso dell'ospedale. La costruzione dovrebbe essere completata nel giugno 2025; l'apertura del reparto è dunque prevista nel corso dell'Anno del Giubileo e sarà uno degli eventi in cui tutta la Chiesa di Hyderabad potrà dare una testimonianza pubblica di fede e di vicinanza ai più fragili e vulnerabili. "Con due delle sue specialità, l'assistenza materna e neonatale da un lato, e le cure palliative per malati terminali dall'altro, il St Elizabeth Hospital manifesta in Pakistan l'impegno della comunità cattolica per la dignità e il valore della vita umana, dall'inizio alla sua fine", conclude p. McCulloch.
(PA) (Agenzia Fides 18/12/2024)