Guwahati (Agenzia Fides) - Chiedere ai governanti un maggior impegno per la pace, in special modo nello stato del Manipur; sensibilizzare le coscienze perchè nella società dell'India Nordorientale si promuovano convivenza e pace; invocare Dio perchè possa donare la pace: questo il senso del sit-in silenzioso che cittadini di diverse religioni e di diverse etnie hanno organizzato a Guwahati, capitale dello stato di Assam, nell'India Nordorientale, per esprimere solidarietà alla popolazione del Manipur, alle prese con una prolungata crisi sociale che genera violenza, sfollamento, tensione sociale.
Alla manifestazione, tenutasi nei giorni scorsi, hanno preso parte intellettuali, rappresentanti politici e della società civile, studenti e lavoratori. Nel sit-in silenzioso i presenti tenevano cartelli che chiedevano pace e stabilità nel Manipur. Si è trattata di una manifestazione pubblica per chiedere al governo federale di adottare misure urgenti per affrontare la crisi e garantire il ripristino dell'armonia nello stato.
L'assemblea ha ricordato che il Manipur è in preda a tumulti da più di un anno e mezzo, con centinaia di vittime e migliaia di sfollati nei campi profughi, costretti a sopportare condizioni di vita dure e incerte. "In una situazione disperata, non c'è stato alcun riconoscimento della crisi in Parlamento e da parte del governo centrale", hanno detto i presenti, invocando maggiore impegno del governo su questioni che toccano la convivenza intracomunitaria nel paese. "La situazione è instabile e, senza un intervento immediato, c'è una minaccia reale che questa agitazione si diffonda in altre parti del Nordest", hanno avvisato.
L'incontro ha sottolineato l'urgente necessità di unità tra i partiti politici, i gruppi della società civile e l'opinione pubblica per ripristinare pace e stabilità nel Manipur. La protesta si è conclusa con un appello all'azione rivolto ai cittadini di tutta l'India affinché superino le divisioni politiche, etniche, comunitarie e religiose, e si uniscono per la giustizia e il rispetto dei diritti umani. Ogni cittadino - si è detto - ha la responsabilità personale e comune di promuovere la pace e la dignità, in particolare per la popolazione sofferente del Manipur.
(PA) (Agenzi Fides 13/12/2024)