VATICANO - Papa Francesco: "La Chiesa cattolica in Iran non è contro il governo, queste sono bugie!"

mercoledì, 20 novembre 2024

Vatican Media

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “La sorte della Chiesa cattolica in Iran, un ‘piccolo gregge’, mi sta molto a cuore. E la Chiesa non è contro il governo, no, queste sono bugie!". A dirlo è Papa Francesco che questa mattina, prima dell'Udienza generale, nell'auletta dell'Aula Paolo VI, ha incontrato i partecipanti al XII Colloquio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso con il “Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale” di Teheran, che si sta svolgendo in Vaticano in questi giorni.

"Sono al corrente della sua situazione e delle sfide che è chiamata ad affrontare per continuare il suo cammino, per testimoniare Cristo e dare il suo contributo, discreto ma significativo, al bene dell’intera società, libera da discriminazioni di carattere religioso, etnico o politico”, ha aggiunto il Pontefice riferendosi sempre alla Chiesa cattolica in Iran. Tra i presenti all'incontro col Papa figurava anche il Francescano conventuale Dominique Joseph Mathieu, Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei latini e futuro Cardinale.

E dopo le nuove minacce di una escalation dello scontro tra Russia e Occidente nord-atlantico fino all'utilizzo di armi atomiche, il Vescovo di Roma ha rilanciato l’appello per la pace per questo mondo “diviso e lacerato da odio, tensioni, guerre e minacce di un conflitto nucleare”. Bisogna quindi “pregare” e “operare per il dialogo, la riconciliazione, la pace, la sicurezza e lo sviluppo integrale dell’intera umanità”.

“Oggi sui giornali c’è quest’ultima minaccia” ha detto il Papa rivolgendosi ai membri del Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale” di Teheran. “Questa situazione – ha concluso il Pontefice – spinge noi, credenti nel Dio della pace, a pregare e a operare per il dialogo, la riconciliazione, la pace, la sicurezza e lo sviluppo integrale dell’intera umanità. Noi crediamo in Lui come il Dio dell’amore onnipotente. L’impegno che insieme possiamo dimostrare per la pace ci rende credibili agli occhi del mondo e in particolare delle nuove generazioni”. (F.B.) (Agenzia Fides 20/11/2024)


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