AFRICA/SUD SUDAN - “Situazione disastrosa; il Sud Sudan necessita di un intervento urgente”: appello del Vescovo di Tombura Yambio

venerdì, 15 marzo 2024 fame   violenza   vescovi  


Juba (Agenzia Fides) Fame, inondazioni, siccità e crescente insicurezza, un'economia fragile e prossima al collasso. Sono questi i fattori che stanno creando fortissime sofferenze alla popolazione del Sud Sudan, afferma Eduardo Hiiboro Kussala, vescovo di Tombura Yambio.
“Il nostro popolo continua a subire gli effetti delle complesse emergenze che ancora si verificano in molte parti del Paese, comprese quelle zone che prima erano pacifiche” afferma Mons, Kussala in una dichiarazione. “Di conseguenza, il numero di sfollati interni che vivono in condizioni deplorevoli e muoiono di fame è aumentato enormemente in tutto il Paese, e i più colpiti sono donne, bambini, anziani e persone con disabilità”, sottolinea Mons. Kussala.
“Coloro che vivono ancora nelle loro fattorie si trovano ad affrontare la fame poiché la maggior parte di loro ha dovuto, ironicamente, abbandonare le proprie fonti di sostentamento nel tentativo di salvare la propria vita. La maggior parte dei bambini in età scolare ha dovuto abbandonarla a causa dell'insicurezza e della paura di essere reclutati con la forza per prestare servizio come soldati nei conflitti” continua Mons. Kussala.
“Non si tratta più del Paese e della sua leadership, ma del popolo del Sud Sudan che sta lentamente morendo. Se non sarà protetto da queste calamità, temiamo che la nostra gente non sopravvivrà, soprattutto perché la maggioranza della popolazione (64%) è costituita da giovani indifesi che non hanno alcuna fonte di reddito, mentre la maggior parte del restante (36%) sono anziani. La situazione è disastrosa e necessita quindi di un intervento urgente" conclude.
Nel suo ultimo rapporto presentato il 1° marzo la Commissione ONU per i diritti umani in Sud Sudan ha affermato che violenze, e impunità radicata continuano a rovinare la vita di una popolazione estremamente vulnerabile, avvertendo che la già terribile situazione umanitaria nel Paese peggiorerà ulteriormente. Le elezioni previste a dicembre, le prime dall’indipendenza dal Sudan nel 2011, dovrebbero rappresentare una pietra miliare negli sforzi volti a garantire una pace duratura dopo la fine della guerra civile scoppiata dal 2013, uccidendo circa 400.000 persone. Nel 2018 è stato raggiunto un accordo di pace, ma l’attuazione è stata lenta e la violenza persiste in alcune parti del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 15/3/2024)


Condividi: