Roma (Agenzia Fides) – Un contributo alla commemorazione del 50° anniversario del colpo di Stato del 1973 e un appello a coloro che ancora possiedono informazioni riservate sui detenuti scomparsi durante la dittatura di Pinochet (1973-1990), è il messaggio che Fernando Chomali, Arcivescovo Metropolita di Santiago dal 25 ottobre 2023, cerca di trasmettere attraverso il documentario da lui diretto intitolato “Mercoledì 15:30, Memorie di un'assenza”
L’intento del direttore è quello di raccontare la storia del Gruppo di Parenti degli Ostaggi Scomparsi di Concepción, la cui origine risale al 1978, dopo lo sciopero della fame dello stesso anno.
“Sono motivato a far conoscere storie specifiche, di persone specifiche che ho incontrato e che ammiro profondamente – ha detto il Vescovo Chomalì che fino ad ottobre 2023 è stato arcivescovo di Concepción. Sono testimonianze che ci parlano delle barbarie a cui può arrivare l'essere umano, ma anche della grandezza di spirito di chi ricerca instancabilmente ciò che crede giusto e vero. Bisogna essere molto chiari, e spero che questo documentario esprima bene che non c’è spazio per la violenza, non importa da dove provenga che sia fisica, psicologica, verbale. Questo documentario vuole riflettere l'immensa dignità che ha ogni essere umano, dignità che è stata violata e calpestata per ragioni politiche e che non possiamo accettare.”
Penso che questo docufilm – prosegue il Direttore - sia un contributo al Cile e soprattutto ai giovani, perché nonostante la grande sofferenza di queste persone, esse hanno una grande ragione di vita, cercare ciò che è giusto, vero e onesto, sapere dove si trovano i propri parenti detenuti e scomparsi. Il grande lavoro fatto insieme a tutto il gruppo – spiega Chomalì - può anche aiutarci a guardare all'oggi e vedere come, ognuno con i propri gesti, le proprie parole, sta generando un ambiente di scontro che fa male a tutti. Il dialogo è lo strumento con il quale gli esseri umani si capiscono: possiamo essere assolutamente in disaccordo sul modello politico ed economico da seguire, ma dobbiamo farlo riconoscendo che abbiamo davanti una persona che merita rispetto”.
Nella sua opera pastorale, il vescovo Chomali si è avvalso di diversi supporti artistici e discipline come il teatro, la pittura, la fotografia, la letteratura e l'audiovisivo, a questo proposito ha commentato: “Sono convinto che l'arte sia una delle espressioni più sublimi dell'umanità. Tutte le espressioni artistiche che ho sviluppato in questo tempo hanno lo scopo di annunciare la meraviglia che rappresenta un essere umano e mostrare anche che la bellezza è un percorso prezioso per raggiungere ciò che è vero, ciò che è giusto.”
“Fin dalla sua origine, il Gruppo si riuniva per lavorare il mercoledì alle 15:30, da cui il nome del documentario. Inizialmente questi incontri si tenevano nel palazzo della Pastorale dei Diritti Umani. Attualmente si tengono in una Sala dell'Arcivescovado di Concepción. Attraverso i racconti di tre membri della famiglia, Ester Araneda, Hilda Espinoza ed Elizabeth Velásquez, apprendiamo le loro storie personali e collettive di perdita, dolore e ricerca di giustizia” si legge nella nota pervenuta all’Agenzia Fides.
Il racconto è supportato dalle testimonianze di Alejandro Goic, vescovo ausiliare di Concepción tra il 1979 e il 1991; oltre a quello di Martita Wörner, Direttore esecutivo della Pastorale dei Diritti Umani dal 1977 al 1990 e di Patricia Parra, avvocato per i diritti umani. A queste testimonianze si aggiunge la storia dell'attuale deputata María Candelaria Acevedo, il cui padre, Sebastián Acevedo, si immolò davanti alla Cattedrale di Concepción nel 1983, affrontando la disperazione e il timore della possibilità di esecuzione e scomparsa di due dei suoi figli detenuti dal CNI, l'intelligence del regime autoritario.
Presentato in anteprima assoluta il 1 settembre 2023 nell'Aula Magna dell'Arcivescovado di Concepción, il documentario, che è sotto l'egida della Pastorale dei Diritti Umani dell'Arcivescovado di Concepción, sarà proiettato oggi 25 gennaio 2024 presso il Centro Culturale di san Luigi dei Francesi, Roma.
(AP) (Agenzia Fides 25/1/2024)