Islamabad (Agenzia Fides) - L'antico Gordon College di Rawalpindi, prestigioso istituto educativo cristiano fondato nel 1893, torna alla Chiesa presbiteriana in Pakistan. La Corte Suprema del Pakistan, con una sentenza del 10 novembre, si è pronunciata a favore della Missione di Sialkot della Chiesa presbiteriana, restituendole la proprietà e la gestione del Gordon College di Rawalpindi, nella regione del Punjab pakistano. La decisione definisce una contesa legale legata all'istituto che era stato nazionalizzato dal governo del Pakistan nel 1972, sotto l'amministrazione di Zulfiqar Ali Bhutto.
La questione è stata oggetto di controversia, soprattutto tra gli attuali studenti e docenti del Collegio, che temono un impatto economico della gestione privata dell'istituto sulle famiglie. Negli anni scorsi, infatti, il personale della scuola si era opposto alla restituzione dell'istituto alla Chiesa. Studenti e insegnanti del Gordon College hanno organizzato una manifestazione per opporsi a quella che viene definita la "privatizzazione del collegio governativo", proponendo di rinominarlo "Government Mohammedan College".
Tuttavia non si tratta di una "privatizzazione" ma, come ha stabilito la Corte, di ripristinare l'originario diritto di proprietà, esercitato dalla Chiesa presbiteriana dal 1893 al 1972. L'amministrazione pubblica, dopo la causa presentata dalla Missione presbiteriana e il verdetto della Corte Suprema, si sta preparando a riconsegnare lo storico istituto accademico al suo proprietario originale. Dopo la sentenza, studenti e docenti minacciano di scendere nuovamente in piazza per impedire la riconsegna dell'immobile. Secondo gli avvocati, è possibile presentare un ulteriore ricorso "intra-giudiziale" contro la decisione del tribunale supremo.
Secondo gli osservatori, la vittoria legale segna un punto di svolta per i diritti religiosi ed educativi dei cristiani in Pakistan. Infatti la sentenza non è semplicemente la risoluzione legale di un singolo caso, ma costituirà un precedente legale, segnando un momento significativo nella storia educativa del paese, rimodulando il rapporto tra pubblico e privato, tra il sistema educativo e i diritti legali di proprietà, tra l'amministrazione statale e gli enti privati impegnati nel campo dell'istruzione in Pakistan.
Centinaia di istituti educativi nelle regioni del Sindh e del Punjab, comprese scuole e università cristiane, furono incluse nel "Regolamento 118" della Legge marziale promulgata da Zulfiqar Ali Bhutto nel 1972 che li sottrasse a enti e organizzazioni private (come le Chiese ) e li nazionalizzò, ponendo in primo piano l'esigenza dello stato di promuovere e organizzare l'istruzione pubblica.
Il provvedimento non restò senza conseguenze. Una recente ricerca del "Centro per la Giustizia Sociale" (CSJ) attribuisce oggi alla nazionalizzazione delle scuole private del Pakistan la responsabilità del basso livello attuale di alfabetizzazione e di istruzione della comunità cristiana pakistana, dell'indebolimento delle istituzioni ecclesiali, e anche della mentalità discriminatoria insinuatasi nella società - e cresciuta negli ultimi 50 anni - a partire proprio dagli ambienti scolastici.
Il rapporto del CSJ, intitolato “Lezioni dalla nazionalizzazione dell’istruzione nel 1972”, rileva che 118 istituzioni cristiane o missionarie furono nazionalizzate e, tra le i numerosi istituti nel Punjab e nel Sindh, fino a novembre 2019 solo il 50% è stato restituito agli originali proprietari e fondatori. Nel 2004, infatti, il presidente Pervez Musharraf ordinò la restituzione delle istituzioni educative alle minoranze religiose, e 59 istituti sono stati alienati e ridati alle Chiese dallo stato. Tra i casi ancora aperti vi è quello dell' antico istituto di istruzione cristiano nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa (KPK), l'Edwardes College di Peshawar, appartenente alla Chiesa anglicana: la Corte Suprema nel 2021 ha negato la restituzione, confermandone la gestione da parte degli uffici dell'istruzione pubblica.
Fondato come scuola cristiana nel 1893, il Collegio di Rawalpindi prese il nome da Andrew Gordon, che era allora a capo della missione presbiteriana americana in India. Inizialmente era affiliato all'Università di Calcutta, nell'India britannica. Poi, con la partizione di India e Pakistan nel 1947, passò alla nazione a maggioranza musulmana, sempre sotto l'egida della Chiesa presbiteriana che lo ha gestito fino al 1972, mantenendolo come istituto di eccellenza: essendo una delle più antiche istituzioni accademiche del Pakistan, il Collegio offriva - e continua a offrire - titoli di studio come la laurea in discipline scientifiche e umanistiche.
Secondo la stampa locale, il Collegio, che accoglie studenti e studentesse, passerà ora sotto la gestione della Forman Christian College University, prestigiosa università cristiana della Chiesa presbiteriana in Pakistan.
(PA) (Agenzia Fides 17/11/2023)