Kathmandu (Agenzia Fides) - Il Nepal va alle urne il 20 novembre 2022 per le elezioni generali in cui si sceglieranno i 275 membri della Camera dei Rappresentanti. La tornata elettorale è caratterizzata dall'emergere di candidati indipendenti che si sono affermati anche alle elezioni locali nelle principali città come Kathmandu, Dharan e Dhangadhi. Inoltre una nuova generazione di leader giovani sta scuotendo i vecchi schemi politici in tutti i partiti, specialmente quelli che tradizionalmente hanno mantenuto l'egemonia politica.
Il Primo ministro Sher Bahadur Deuba, che è al governo dal luglio 2021, sarà il candidato di un’alleanza di gruppi socialisti e del Partito del Congresso Nepalese. Il principale partito d’opposizione è il Partito Comunista Nepalese, dell’ex Primo ministro K.P. Sharma Oli. Tra i nuovi aspiranti leader, vi sono: Rahul Kumar Mishra, ex presidente del sindacato studentesco Nepal-Tarai; Yug Pathak, scrittore, giornalista e commentatore politico; e Sagar Dhakal, candidato indipendente, molto attivo sui social media.
La nazione ha visto susseguirsi dieci governi dal 2008, anno in cui la monarchia è stata abolita. Il Primo ministro è eletto indirettamente, attraverso le elezioni del Parlamento federale, in cui si formerà una maggioranza di governo. In questa tornata elettorale si eleggono contemporaneamente sette assemblee degli stati federati, istituite dalla prima Costituzione adottata nel 2015, la prima dopo la caduta della monarchia.
Secondo fonti locali di Fides, il passaggio politico non influenzerà più di tanto la situazione e lo status della comunità cattolica locale, che generalmente intrattiene buoni rapporti con le istituzioni civili e politiche e porta avanti la sua missione pastorale e in campo sociale.
Per quanto riguarda la fede cattolica, dopo il primo annuncio del Vangelo in Tibet avvenuto con i missionari cappuccini agli inizi del 1700, e la successiva interruzione di quell'esperienza, il Nepal è rimasto per 140 anni senza cristiani. La fede cattolica si riaffacciò nel Regno negli anni '50 del secolo scorso, quando i Gesuiti presenti a Patna, in India, si trasferirono a Kathmandu su invito del re, in quella che era l'unica nazione indù al mondo, avviando il primo esperimento di scuola per studenti nepalesi. I gesuiti, indiani e americani poterono entrare in Nepal per insegnare, ma senza esercitare il ministero pastorale.
Il 7 ottobre 1983 il territorio del Nepal, fino ad allora sotto la giurisdizione della diocesi indiana di Patna, venne eretto in "Missio sui iuris", con sede nella capitale Kathmandu, affidata ai Gesuiti. Sul finire degli anni Ottanta diverse congregazioni religiose, maschili e femminili, iniziarono ad aprire case in diversi luoghi del paese. L’8 novembre 1996 la missione in Nepal viene elevata a Prefettura Apostolica. Alla fine degli anni '90 la Compagnia di Gesù si insediò a Jhapa con l'obiettivo di educare i bambini cattolici e fornire assistenza pastorale e spirituale ai fedeli. In 20 anni, la missione si è estesa fino a includere quattro scuole, una parrocchia, una cappella e sei centri sociali. Il 10 febbraio 2007 la Prefettura divenne Vicariato Apostolico, e il primo Vicario Apostolico fu P. Anthony Francis Sharma, SJ, nativo di Kathmandu, che ne era stato responsabile fin dalla creazione della "Missio sui iuris".
Il Nepal ha cambiato la sua architettura istituzionale nel 2008, divenendo una nazione laica e democratica dopo aver abolito la monarchia induista. La libertà religiosa era già sancita dalla Costituzione del 1991 ed è presente nella nuova Costituzione del 2015; tuttavia nel 2017 il Parlamento ha promulgato una "legge anti-conversione", che limita la libertà di espressione, di coscienza e di religione.
Oggi, 113 sacerdoti, tra diocesani e religiosi, oltre 200 suore e laici svolgono servizio pastorale in 14 parrocchie, soprattutto attraverso 79 istituti di istruzione (tra cui un collegio, 18 licei e due istituti tecnici), educando più di 30.000 studenti. La Caritas Nepal, istituita nel 1989, porta avanti programmi socio-assistenziali per anziani, poveri, malati e sfollati.
Il Nepal ha 29 milioni di abitanti, per l'80% induisti. I cristiani sono circa l'1,4% e di questi 8.000 sono cattolici
(PA) (Agenzia Fides 18/11/2022)