AFRICA/UGANDA - I Vescovi: “I progressi degli ultimi 10 anni rischiano di essere dissipati dalle conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina”

martedì, 11 ottobre 2022 vescovi   economia   covid-19  

Kampala (Agenzia Fides) – “Negli ultimi dieci anni, il nostro Paese ha proseguito su una traiettoria positiva sotto molti aspetti” affermano i Vescovi dell’Uganda nel messaggio per i 60 anni d’indipendenza del Paese. Facendo un confronto con quanto scrivevano nel 2012, in occasione del 50esimo dell’indipendenza, i Presuli affermano che il Paese ha fatto progressi di carattere economico e sociale, rimanendo “un'oasi di fede in un mondo che continua a diventare sempre più laico, nel quale il bisogno di Dio è ridotto o assente”.
“Le nostre chiese e moschee continuano a riempirsi di fedeli nei giorni di culto. Le diverse fedi possono esprimersi pubblicamente senza timori di rappresaglie o persecuzioni” sottolineano. “Per questo ringraziamo Dio e continuiamo a pregare affinché questa nazione continui ad essere la stella splendente in cima a una collina che sta diventando sempre più secolare”.
Sul piano economico, negli ultimi dieci anni ci sono stati segnali positivi di crescita. Il governo ha continuato ad attrarre nuovi investitori grazie ai quali sono spuntati diversi parchi industriali nel Paese, mentre l’agricoltura ha beneficiato della meccanizzazione e della creazione di un’industria agroalimentare.
I progressi economici sono però messi a rischio dalla pandemia da Covid-19 degli ultimi due anni. “Come il resto del mondo, anche il nostro Paese continua a risentire degli effetti del Covid-19” ricordano i Vescovi. “Non possiamo non citare le terribili conseguenze del Covid-19 sui bambini che hanno subito un forte deterioramento dell’istruzione. (Durante i mesi di confinamento) molte ragazze sono rimaste incinte e sono diventate loro stesse madri-bambine. È necessario raggiungere e offrire supporto psicosociale a queste ragazze il cui trauma durerà per molti anni”.
“A causa dell'impatto della pandemia di Covid-19, e della tragica guerra della Russia contro l'Ucraina, la nostra economia sembra essere in caduta libera” rimarcano. “Molte aziende sono ferme; i prezzi dei beni di prima necessità sono alle stelle. I prezzi dei carburanti stanno soffocando ogni settore dell'economia, e questi sono davvero tempi incerti per il nostro Paese. Con un'economia in crisi, sono in aumento insicurezza, rapine e corruzione”.
Altra nota negativa è l’aumento “preoccupante” negli ultimi dieci anni dell'accaparramento di terre. “Nella nostra lettera pastorale di 10 anni fa, auspicavamo la pace, la riconciliazione e il dialogo tra tutti i gruppi religiosi, politici, sociali ed etnici del Paese” ricordano i Vescovi. “Dopo 10 anni, assistiamo al persistere del tribalismo, del nepotismo, dell'intolleranza e dell'indifferenza. Siamo divisi per affiliazione politica, religiosa, tribale, etnica e regionale. Questo porta all'individualismo, all'avidità, all'insicurezza e alla corruzione. Il dialogo dovrebbe offrirci i mezzi per risolvere differenze e conflitti”.
(L.M) (Agenzia Fides 11/10/2022)


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