Zamboanga (Agenzia Fides) – "Dal 1984 promuoviamo la cultura del dialogo come via per la pace a Mindanao, nel Sud delle Filippine, e nel mondo intero. Oggi riprendiamo il nostro cammino con un messaggio ancora più intenso", affermato Benson M. Rance, tra i responsabili del Movimento per il dialogo islamo-cristiano "Silsilah", attivo nelle Filippine del Sud, fondato dal missionario cattolico Padre Sebastiano D'Ambra, del Pontificio Istituto Missioni Estere. Dopo una pausa di due anni, dovuta alla pandemia, il Movimento “Silsilah” ha ripreso i corsi e i seminari di formazione "in presenza", che si tengono al Villaggio dell'Armonia , nei pressi della città di Zamboanga, sull 'isola di Mindanao, nelle Filippine meridionali.
Il movimento parte da una esperienza concreta i convivenza di cristiani e musulmani nel medesimo luogo (il Villaggio dell'Armonia) e allarga la sua opera culturale e spirituale per diffondere uno stile di vita basato sul dialogo come via alla pace, in quattro dimensioni: dialogo con Dio, dialogo con se stessi, dialogo con il prossimo, dialogo con il creato. Silsilah celebra nel 2022 il suo 36° anno di vita e, tra le esperienze formative, continua a proporre un "corso base" di un mese e un altro corso intensivo di una settimana a persone di diverse religioni e nazionalità che vogliono apprendere e praticare la "Cultura del dialogo", esperienza che, si afferma, è in primis di carattere spirituale.
Il corso estivo di quest'anno, riferisce Benson M. Rance, è stato incentrato sul tema "Sinodalità cristiana e Ijma islamico (in arabo: "consenso"): somiglianze, differenze e sfide". I presenti e tutto il movimento Silsilah hanno espresso una dichiarazione di impegno affermando: "Vivendo nel mondo in mezzo a divisioni e conflitti, crisi socioeconomiche ed ecologiche, pregiudizi religiosi e culturali, in particolare a Mindanao, ci impegniamo a dialogare con Dio permettendogli di trasformare le vite ed essere consapevoli della sua presenza amorevole in tutti". Si legge nella nota inviata a Fides: "Viviamo nostra fede con sincerità e apertura per diventare amorevoli e compassionevoli verso i nostri fratelli e sorelle; dialoghiamo con gli altri facendo il primo passo per testimoniare l'amore di Dio, accogliendo sinceramente ciascuno come dono di Dio, apprezzando la diversità delle nostre culture, credenze religiose e tradizioni; dialoghiamo con il Creato affinché possiamo agire insieme nella protezione e nella cura della nostra casa comune".
"In tal modo possiamo essere portatori di pace e armonia nel vivere il nucleo della nostra spiritualità, viaggiando insieme verso una direzione per riportare le persone a Dio", osserva Rance. Il Movimento, conclude rance, "continuerà a formare musulmani e cristiani nello spirito della fraternità umana e nella cultura del dialogo”.
(SD-PA) (Agenzia Fides 22/8/2022)