AFRICA/NIGER - Una piccola comunità cattolica in un paese musulmano

venerdì, 3 giugno 2022

RC

Dosso (Agenzia Fides) – “Una boccata d'aria fresca in questo tempo in cui il caldo ci brucia e la monotonia del deserto distorce il nostro orizzonte” è stata la definizione che padre Rafael Casamayor ha dato di un gruppo di seminaristi, provenienti da tutto il Niger, che ha fatto visita alla missione di Dosso dove il missionario della Società per le Missioni Africane è impegnato.
“Provengono da origini molto diverse, alcuni figli di emigrati dal Togo o dal Benin, altri da famiglie musulmane che hanno scoperto la via di Gesù attraverso i compagni del quartiere, e tutti da famiglie molto umili che hanno accolto e sostenuto la loro vocazione. Con la loro testimonianza semplice e fraterna hanno portato allegria nella nostra comunità” ha aggiunto p. Rafael.
“Siamo stati al palazzo del Djerma Koy, abbiamo visitato il mercato, il centro dell'artigianato, la scuola cattolica con la casa delle suore. La sera poi abbiamo avuto un incontro con i giovani della comunità di Dosso con una veglia di preghiera e convivenza durante la quale questi giovani ci hanno raccontato la loro vocazione, le ragioni, le immagini o i sogni che li hanno portati in seminario.”
Molti di loro hanno condiviso testimonianze molto semplici e vivide. “Suor Anunciata ha esordito raccontandoci la sua vocazione in Burundi, la vita delle suore che ha conosciuto quando era molto giovane e l'attrazione che esercitavano su di lei”, scrive il missionario SMA. “I miei compagni di classe mi chiamavano ‘la suora’, e non mi piaceva per niente, ma alla fine sono andata con loro” ha raccontato la suora. “Mi ha colpito la serenità con cui il parroco della nostra parrocchia ci ha parlato, - ha poi detto un seminarista riassumendo la sua vocazione, - non si è mai stancato e ha accolto con grande affetto i ragazzi che andavano a cercarlo.”
“Ero musulmano quando ero un adolescente - aggiunge un altro - e con un amico andavo in chiesa di tanto in tanto. Amavo le celebrazioni, il raccoglimento delle persone, il loro modo di pregare, i canti, le parole piene di gentilezza che il sacerdote ci rivolgeva e che mi penetravano sempre più fino a quando decisi di diventare cristiano ed entrare in seminario. I miei genitori sono rimasti sorpresi quando gliel'ho raccontato, ma non mi hanno ostacolato, oggi penso che siano felici, anche se rimangono molto discreti.”
“Dopo la preghiera conclusiva dei nostri incontri – spiega p. Rafael - sono iniziati i balli e i ritmi di tamburi e maracas, che, come ho appreso, è il modo migliore e più spontaneo per lodare e ringraziare Dio lasciando tra i giovani di Dosso un soffio di aria di una profumo speciale di nuovi orizzonti che restano palpitanti e tendono a salire fino a raggiungere il cielo su questa terra piatta.”
“Il Niger è un Paese musulmano in gran parte deserto, e la Chiesa rappresenta appena l'1% della popolazione, - conclude il missionario SMA - una comunità piccola ma vivace nonostante le difficoltà, e questi giovani lo rappresentano benissimo anche se non se ne rendono conto. Dosso è una missione in un capoluogo di provincia in mezzo al popolo djerma-songhay, erede di un grande impero e di una cultura solida e antica; la comunità è piccola e di origini diverse, ma già insediata e festeggia ormai i quarant'anni dalla sua fondazione.”
(RC/AP) (Agenzia Fides 3/6/2022)


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