Mosca (Agenzia Fides) - “Il carisma di San Francesco di Assisi è certamente legato in modo particolare al tema della pace, come lo è stata la vita stessa di Gesù: il poverello d’Assisi richiamava quanti incontrava all’importanza di ciascun essere umano, perché vedeva impressa in ogni fratello e in ogni sorella l’immagine del Creatore”. Così afferma fra Dariusz Harasimowicz OFM Conv, Custode Generale della Custodia Generale Russa, dialogando con l’Agenzia Fides sul tema della pace, tanto attuale per l’Europa e il mondo intero. Come appreso da Fides, i francescani in Russia si uniranno spiritualmente a tutti i fedeli cattolici, nella vasta nazione e in tutto il mondo, nel pregare il Rosario domani, 31 maggio, con Papa Francesco, invocando dall'Altissimo, e per intercessione della Vergine Maria, il dono della pace.
“Cristo - spiega il religioso - non ha solo detto parole di pace, ma ha testimoniato e portato la pace, risorgendo dai morti: ed è proprio nel continuo riaccadere della sua risurrezione che il mondo può conoscere la pace di cui ha tanto bisogno. Non si tratta di panteismo – continua – ma del riconoscere la dignità di ogni uomo e di ogni donna in quanto creature volute da Dio: questo fonda la fratellanza umana e porta al ripudio di ogni conflitto e violenza”.
Riferendosi alla situazione attuale di conflitto tra la Russia e l’Ucraina, il Superiore racconta: “Come frati della Custodia Generale Russa, abbiamo seguito, prima di tutto, le indicazioni del nostro Ordine per tutti i frati: almeno un’ora al giorno di Adorazione eucaristica nel Tempo di Quaresima, cui aggiungere diversi momenti di preghiera individuale e comunitaria con una speciale intenzione per la pace. Abbiamo continuato la speciale preghiera anche dopo il periodo quaresimale e chiediamo ancora oggi incessantemente il dono della pace. Nelle omelie e nei discorsi con i fedeli domandiamo preghiere per chi soffre a causa della violenza, ricordando alla gente che la più alta forma d’amore è arrivare ad amare i propri nemici”.
Ad oggi, i Frati minori conventuali della Custodia Russia sono in tutto sedici, provenienti da Lituania, Slovenia, Polonia, Bielorussia, Italia e Kazakhstan: inoltre vi sono un postulante kazako, in formazione, e un frate russo che ha emesso i voti temporanei. Le comunità sono dislocate in cinque conventi, nelle città di Mosca, San Pietroburgo, Černjachovsk, Astrachan’ e anche Nur-Sultan, in Kazakhstan. “La nostra missione, come cristiani e, in particolare, frati francescani – afferma fra Dariusz OFM Conv – è indicare a chi incontriamo la via della pace, a cominciare dalla vita di tutti i giorni. Papa Francesco, infatti, non ha scelto questo nome al momento della sua elezione solo per indicare che la povertà è strada maestra per testimoniare il Vangelo, ma anche perché ha riconosciuto l’importanza del richiamo alla pace, presente nel carisma francescano: la pace come dono dello Spirito Santo per tutti i figli di Dio”.
La storia recente dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali in Russia ha inizio dopo la caduta dell’URSS quando, nel 1993, i frati furono invitati in quelle terre da mons. Tadeusz Kondrusiewicz, allora Amministratore apostolico della Russia europea. Inizialmente, i frati dipendevano da diverse province polacche dell’Ordine e nel 2001 è nata la Custodia Generale Russa di San Francesco d’Assisi ("Rossijskaja General’naja Kustodija sv. Franciska Assijzskogo"), comprendente anche il Kazakhstan.
(CD) (Agenzia Fides 30/5/2022)