ASIA/FILIPPINE - I Vescovi invitano a votare candidati competenti: “il nostro voto è la nostra voce”

mercoledì, 30 marzo 2022 elezioni   conferenze episcopali  

Manila (Agenzia Fides) - I Vescovi filippini hanno invitato i cattolici a scegliere candidati competenti che lavorino per il benessere delle persone e l'interesse del Paese nelle prossime elezioni generali e locali del 9 maggio. “Cerchiamo quei candidati che privilegino la vita e la dignità della persona umana; proteggano la famiglia, la comunità e favoriscano la partecipazione; difendano i diritti e adempiano alle responsabilità; dimostrino l'opzione preferenziale per i poveri e i vulnerabili; sostengano la dignità del lavoro e i diritti dei lavoratori; lavorino per la solidarietà e la cura del creato di Dio” afferma in una Lettera pastorale del 27 marzo, Monsignor Pablo Virgilio S. David, Vescovo di Kalookan, Presidente della Conferenza episcopale delle Filippine (CBCP).
Secondo il Vescovo, il paese ha bisogno di "leader e legislatori competenti, con intenzioni sincere, per mettersi al servizio del benessere delle nostre comunità, cioè comuni, città, province e l'intero paese". Le elezioni del 2022 sono di grande importanza. È il momento in cui scegliamo le persone a cui affidiamo sia la nostra vita che il futuro, ha scritto il Vescovo. Tutti coloro che cercano posizioni elettive alle elezioni locali e nazionali devono mostrare "amore per il Paese".
“Dobbiamo migliorare la vita della nostra gente, specialmente dei poveri e dei vulnerabili. Questa è la responsabilità primaria di un funzionario pubblico” ha sottolineato il Vescovo. “L'elezione non riguarda solo i candidati e gli elettori. Tutti noi, qualunque sia il nostro status nella vita, saremo sicuramente influenzati dai risultati delle elezioni. Ogni voto è importante, così importante che viene cercato, comprato o addirittura rubato. Il nostro voto è la nostra voce e la nostra decisione. Quando vendiamo il nostro voto, perdiamo la nostra voce e la nostra decisione. È come rinunciare alla nostra libertà e al nostro futuro" si legge nella lettera.
A tutte le persone “dovrebbe essere ricordato che sfruttare la povertà e la vulnerabilità delle persone per acquisire voti o promuovere il proprio guadagno egoistico è una grave offesa a Dio” ha ribadito.
“Non dimentichiamo che il benessere di tutti è responsabilità di tutti. Tutti noi, elettori o no, abbiamo un ruolo importante da svolgere. Tutti noi abbiamo qualcosa con cui contribuire al benessere della nostra nazione”.
Il Presidente della CBCP ha esortato a identificare i candidati che “mettono il benessere della nazione al di sopra dei loro interessi” e ha ricordato che “il nostro impegno e la nostra preoccupazione per gli altri non si esauriscono con le elezioni". Invitando poi a seguire la nostra coscienza, sforzandoci di mantenerla “informata e corretta”, il Vescovo ha proseguito: “Sebbene possano esserci molti ostacoli e sfide nell'assicurare il benessere del nostro Paese, non lasciamoci sopraffare da paure o minacce. Non possiamo essere paralizzati dal male né dai nostri fallimenti. Sostenere il bene è una lotta contro il male. Non rinunciamo alla ricerca della verità e alla nostra sollecitudine per il bene comune”.
Ha poi invitato ad essere vigilanti verso “coloro che usano la violenza, il denaro e il potere, o altre forme di imbroglio; coloro che diffondono menzogne e odio; coloro che manipolano le persone per il loro interesse; e coloro che approfittano dei deboli e dei vulnerabili”. Dopo aver ribadito "Vogliamo tutti un'elezione equa", ha invitato a continuare a pregare e a fare del bene al prossimo, esortando i cattolici a partecipare al voto e a combattere l’indifferenza, in quanto “non possiamo costruire il futuro senza essere coinvolti".
Dopo aver esortato a “trasformare gradualmente la nostra cultura politica”, i Vescovi hanno rivolto un appello a tutti i candidati, ai loro partiti e sostenitori, a tutte le istituzioni civili ed ecclesiali, ai media e ai fratelli e sorelle di altre fedi, per essere uniti per garantire che l'elezione sia pulita, onesta, accurata e pacifica. “La trasformazione del modo di fare politica richiede un cambiamento di cuore, di atteggiamento e di priorità. Questo è anche l'invito della Quaresima: conversione e riconciliazione con Dio” ha concluso il Vescovo.
(SD) (Agenzia Fides 30/3/2022)


Condividi: