Bijapur (Agenzia Fides) - Un Pastore cristiano protestante di 50 anni è stato assassinato da un gruppo di uomini mascherati nel distretto di Bijapur, nello ststao indiano del Chhattisgarh. L'episodio di violenza, avvenuto il 17 marzo scorso, solo ora è stato confermato all'Agenzia Fides. Secondo fonti nella comunità cristiana locale, il Pastore Yallam Shankar stava cenando a casa sua, intorno alle 19:00 del 17 marzo, quando una folla di militanti ha forzato l'ingresso, lo ha trascinato fuori e lo ha pugnalato con un'arma affilata. L'attacco è avvenuto mentre si celebrava la festa indù di "Holika Dahan" (una festa che celebra la vittoria del bene sul male) nel villaggio di Angampalli, dove viveva il pastore Shankar.
Prima di iniziare a guidare la piccola comunità cristiana del luogo, il Pastore Shankar aveva servito come capo del consiglio del villaggio, dove si era distinto come sostenitore dei diritti delle minoranze cristiane e aveva aiutato quanti avevano subito abusi e violazioni dei diritti a cercare giustizia. A causa di questo impegno, il Pastore Shankar aveva ricevuto diverse minacce alla sua vita, nonché la richiesta, sempre ripudiata, di abbandonare il cristianesimo e accettare la conversione all'induismo.
Il 18 marzo, il giorno dopo il linciaggio, è stata registrata presso la stazione di polizia di Madded una denuncia, passo necessario affinché la polizia avvii un'indagine. La polizia per ora non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale, tuttavia ci sono diverse teorie sul movente dell'omicidio del Pastore. Secondo quanto riferito a Fides, sulla scena del crimine è stato rinvenuto un volantino che sembra collegare l'omicidio all'Esercito popolare di guerriglia di liberazione (PLGA), gruppo armato maoista che imperversa nella zona. Il volantino accusa il Pastore Shankar di essere un informatore della polizia e annuncia l'omicidio perché egli non ha ascoltato gli avvertimenti del PLGA.
La polizia, tuttavia, nega che Shankar fosse un informatore e sta esaminando l'ipotesi del depistaggio. D'altronde il clero locale e i membri della comunità cristiana della zona ritengono che, nonostante la nota, non sia chiaro se l'attacco sia stato realmente compiuto da maoisti o se siano coinvolti altri elementi con idee che promuovono la violenza sui cristiani.
In un comunicato inviato a Fides, l'organizzazione "Christian Solidarity Worldwide", che monitora le violenza sui cristiani nel modo, afferma: "Yallam Shankar, era un uomo che ha servito il suo villaggio difendendo i diritti delle minoranze e difendendo la giustizia. Il Chhattisgarh sta diventando sempre più un terreno fertile per attacchi mirati contro i cristiani e gli sforzi delle autorità per fermare questa violenza si sono finora rivelati insufficienti. Esortiamo le autorità del Chhattisgarh a condurre un'indagine rapida e approfondita su questo omicidio, accertando la motivazione alla base e consegnando gli autori alla giustizia per le loro azioni".
Secondo dati raccolti dallo "United Christian Forum" "nel 2021 quasi 500 casi di violenza anticristiana sono stati segnalati in India" ricorda all'Agenzia Fides A.C. Michael, leader laico cattolico e coordinatore dell'UCF. Secondo Michael, si tratta della punta di un iceberg, perché "numerosi casi di aggressioni contro i cristiani non vengono denunciati e non sono documentati".
(PA) (Agenzia Fides 28/3/2022)