AFRICA/SUD SUDAN - "Il nostro orgoglio e la nostra forza è la fede. Non dobbiamo mai smettere di essere ambasciatori di pace”

venerdì, 25 febbraio 2022

Tombura Yambio (Agenzia Fides) – “Non basta essere chiamati cristiani o seguaci di Dio o figli di Dio. Abbiamo bisogno di lavorare dentro di noi, nei nostri cuori. Solo se continueremo ad agire da credenti saremo in grado di risolvere le nostre sfide” ha dichiarato il Vescovo della diocesi di Tombura Yambio, Mons. Eduardo Hiiboro Kussala. Riflettendo sulle attività e le sfide pastorali della sua diocesi, il Presule ha confermato la sua piena gratitudine a Dio per il continuo impegno della Chiesa locale. “La Chiesa va avanti, siamo grati a Dio che, nonostante le innumerevoli sfide nel Paese, ci dà la forza per resistere. Il nostro vero orgoglio e la nostra forza è la fede. La mia è una diocesi di fede, un popolo che si identifica con Dio e questo ci dà motivazione a continuare su questa strada”.
Nella diocesi di Tombura sono tanti i giovani che chiedono di entrare a far parte della vita religiosa e aumentano le vocazioni sacerdotali. “La mia Diocesi è molto grande ed è un terreno fertile per le vocazioni – ribadisce il Vescovo -. La nostra diocesi è nota anche per essere l'area della pace. Abbiamo conflitti, ma la buona notizia è che le persone si rivolgono a Dio esortandolo a prendere il controllo e a rispondere ai loro problemi. Lasciamo tutte le difficoltà nelle mani di Dio. Non dobbiamo mai smettere di essere ambasciatori di pace”.
Riflettendo sugli effetti della pandemia di Covid-19 il Vescovo si è rammaricato che “molti bambini abbiano dovuto interrompere gli studi e che i servizi sociali non siano stati attivati a causa delle risorse limitate”.
(EHK/AP) (25/2/2022 Agenzia Fides)


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