ASIA/KAZAKHSTAN - Un dispensario per i malati nella diocesi di Almaty: le Missionarie delle Consolata accanto a chi soffre

sabato, 19 febbraio 2022 sanità   istituti missionari   missione  

Zhanashar (Agenzia Fides) - “La sanità, soprattutto nei paesi poveri senza strutture e risorse, diventa una delle priorità della nostra presenza missionaria. In particolare, per quanto riguarda l’aspetto della sanità in Kazakhstan stiamo moltiplicando gli sforzi per poter rispondere sempre meglio alle necessità della gente del posto. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di costruire un dispensario, per stare accanto, curare e consolare chi soffre”. Così riferisce, in un’intervista all’Agenzia Fides, suor Dalmazia Colombo, responsabile dei progetti della onlus “Allamano tra i popoli”, delle Missionarie della Consolata, parlando dell'impegno missionario e delle sfide che le religiose quotidianamente affrontano nel paese asiatico. L’organizzazione è intitolata a Giuseppe Allamano (1851 – 1926), presbitero fondatore delle congregazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II nel 1990.
Le Missionarie della Consolata hanno raggiunto il Kazakhstan nel febbraio 2020, stabilendosi nella diocesi di Almaty, a Zhanashar, un piccolo villaggio di circa 4.000 abitanti a 40 chilometri dalla capitale. Hanno iniziato a imparare la lingua locale e ad entrare nel tessuto sociale, culturale e religioso del popolo, per conoscere la realtà e i bisogni della gente mediante la vicinanza, il dialogo e l’amicizia.
“La situazione sanitaria di Zhanashar è molto precaria - rileva Suor Dalmazia -, i medicinali sono molto cari e non esiste nessun dispensario medico, con grave danno per la salute delle persone che vivono inverni molto lunghi e freddi”. Per poter aiutare la gente anche con i semplici trattamenti di medicinali da banco, occorre avere un ambulatorio: “La Caritas diocesana di Almaty ha donato la struttura - riporta la missionaria- e al momento siamo riusciti a dotarla di porte e finestre. È necessario ancora installare l’impianto della luce, del gas, dell’acqua e inserire i servizi igienici. Ringraziamo di tutto cuore chi ci aiuterà a realizzare questo progetto per migliorare le condizioni di salute della gente di Zhanashar”.
La religiosa racconta: “Il progetto di vita missionaria nella piccola porzione di Chiesa già presente in Kazakhstan, è stato elaborato in sintonia con gli elementi che i due istituti, i Missionari e le Missionarie della Consolata, hanno al centro del loro carisma: essere testimoni della presenza di Dio in mezzo ai poveri, divenire pellegrini che camminano con la gente. Insieme, in cordata - conclude - cercheremo di aiutare la crescita di questa comunità che Papa Francesco ha definito “una Chiesa in germoglio”.
La popolazione kazaka, composta da circa 18 milioni di abitanti, è al 70% di religione musulmana. Il 26% è di fede cristiana ortodossa russa, mentre un altro 1,14% comprende piccole comunità cristiane di altre confessioni, inclusi i cattolici.
(ES-PA) (Agenzia Fides 19/2/2022)



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