ASIA/PAKISTAN - La società civile condanna il linciaggio di un uomo musulmano accusato di blasfemia

lunedì, 14 febbraio 2022 diritti umani   blasfemia   islam  

Dawn.com

Khanewal (Agenzia Fides) - “La violenza e l'omicidio in nome della blasfemia da parte di fanatici religiosi in Pakistan sono diventati una seria minaccia per lo Stato. A causa dell'estremismo religioso nella provincia del Punjab, l'intera immagine del Pakistan sta soffrendo. Sono profondamente rattristato nell'apprendere della brutale uccisione di un uomo innocente. Una persona malata di mente viene linciata da una folla di estremisti religiosi. Questo non è un insegnamento dell'Islam. L'estremismo religioso in qualsiasi forma va condannato. E' ancora vivo nella nostra memoria il recente incidente di Sialkot ( dove il 3 dicembre 2021 una folla ha ucciso un cittadino srilankese, accusato di un gesto blasfemo) e ora questa nuova orribile violenza in cui un uomo viene linciato mentre agenti della polizia assistono da spettatori”: è quanto afferma, in un messaggio inviato all'Agenzia Fides, Allama Muhammad Ahsan Siddiqui, leader musulmano e Presidente della Commissione interreligiosa per la pace e l'armonia (ICPH). La sera del 12 febbraio a Mian Channu, distretto di Khanewal, nella provincia pakistana del Punjab, una folla di persone ha torturato e ucciso un uomo musulmano, malato di mente, accusato di aver bruciato pagine del Sacro Corano. La folla non ha ascoltato l'uomo musulmano, accusato di blasfemia, che si professava innocente. Lo hanno legato e torturarlo fino alla morte, lapidandolo e poi impiccandolo.
Allama Siddiqui affermato: “Il governo del Pakistan deve sostenere programmi di sensibilizzazione per cambiare queste norme e rafforzare atteggiamenti che promuovono la convivenza. Ci dovrebbe essere una punizione rapida per la violenza della folla. Il governo deve garantire lo stato di diritto. E' sua responsabilità fare in in modo che questi incidenti non abbiano luogo. Vogliamo un Pakistan pacifico”.
Il primo ministro Imran Khan ha ordinato un'azione rigorosa contro la folla che ha linciato l'innocente.
Ashiknaz Khokhar, impegnato per i diritti umani nella provincia del Punjab, parlando all'Agenzia Fides, ha affermato: “Questi incidenti danneggiano l'immagine del Pakistan nel mondo. Lo Stato deve intraprendere un'azione rigorosa contro i colpevoli. La violenza di massa va affrontata e trattata seriamente per tutelare le persone innocenti”.
Il Presidente del Comitato per la pace per i diritti umani a Sahiwal, Sohail Shaukat, parlando all'Agenzia Fides dichiara: “Nessuno ha il diritto di farsi giustizia da solo. Nessuno è al di sopra della legge. Nei casi di blasfemia, le persone diventano violente e aggressive, abbandonando anche gli insegnamenti dell'islam".
Joseph Jansen, presidente della Ong "The Voice for Justice", sollecita una analisi e un cambiamento politico e sociale più ampio: "Nel breve termine è urgente arrestare i colpevoli; ma, d'altro canto, bisogna analizzare e valutare il motivo per cui una folla di cittadini si sente in diritto di farsi giustizia da sè e uccidere persone innocenti. E' necessaria una riflessione e un cambiamento culturale e politico".
(AG-PA) (Agenzia Fides 14/2/2022)


Condividi: