AFRICA/COSTA D’AVORIO - Inculturazione ed evangelizzazione, priorità per i futuri sacerdoti

sabato, 29 gennaio 2022 cultura   fede  

Abidjan (Agenzia Fides) - “Conoscere la propria cultura, essere radicati in essa al permette al sacerdote di avere un linguaggio adeguato all’annuncio evangelico, il più possibile vicino alla realtà quotidiana che vivono i fedeli cui è rivolto”: lo ha affermato padre Jean-Noel Gossou, direttore delle Pontificie Opere Missionarie rivolgendosi ai seminaristi del Seminario Maggiore di St Paul d’Abadjin Kouté nella diocesi di Yopougon.
Come appreso dall'Agenzia Fides, il tema “Fede e inculturazione” è stato al centro della settimana socio-culturale di questo Seminario, attivo sin dal 1993, durante la quale i seminaristi hanno preso parte ad una serie di incontri tra cui il convegno animato dalle POM della Costa d’avorio dal titolo "Il sacerdote e la cultura".
Il Convegno, che rientra nel percorso di sensibilizzazione sulle origini, il carisma e la missione delle POM, è stata l’occasione per poter approfondire l’importanza di vivere la missione di essere sacerdoti nel popolo dove si è chiamati ad essere Pastori. “Il sacerdote deve sapersi radicare nel popolo dove è inviato e viverne pienamente la sua storia e la sua cultura - ha spiegato il direttore delle Pontificie Opere Missionarie della Costa d’Avorio -. La sfida per i futuri sacerdoti è quella di avere una consapevolezza culturale che permetta di vivere pienamente la loro vita sacerdotale nell'ambiente in cui sono stati chiamati”.
La conoscenza della lingua è il primo degli elementi cui puntare per poter comprendere appieno la cultura di un popolo. “La lingua ci consente di entrare in relazione con i fratelli e le sorelle e di padroneggiare tutte le dinamiche e gli scambi che sono alla base di una feconda inculturazione, così come una comprensione piena della realtà socio-culturale dove siamo chiamati a portare la luce del Vangelo", ha concluso padre Gossou.
(SS/EG) (Agenzia Fides 29/01/2022)


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